Le scuse di Elena Basile a Liliana Segre: “Un malinteso dovuto a un’intervista letta di fretta”

Dopo la bufera politica e la querela annunciata dai figli della senatrice a vita, l’ex diplomatica fa marcia indietro e attacca i giornali: “Io linciata, non volevo offendere”

Liliana Segre (94 anni) e Elena Basile (64 anni)

Liliana Segre (94 anni) e Elena Basile (64 anni)

Milano – Alla fine le scuse sono arrivate. L’ex diplomatica Elena Basile, che aveva accusato Liliana Segre di non pensare ai bambini palestinesi uccisi dal governo israeliano, dopo una giornata di polemiche e una querela annunciata dai figli della senatrice a vita, ha chiesto scusa. 

Le scuse

In un intervento pubblicato su Il Fatto Quotidiano, giornale per il quale scrive, Basile dice: “Sono molto spiacente di questo atroce malinteso. Sono stata tratta in inganno da un’intervista, letta forse superficialmente, nella quale il giornalista attribuiva dichiarazioni unilaterali alla senatrice Segre. Non mi importa della querela che credo non abbia basi giuridiche. Mi allarma avere ferito con un paragone inappropriato, la senatrice per la quale ho sempre avuto stima per la sua opera di testimonianza dell’esperienza atroce che ha vissuto. Sarei sconvolta al pensiero di averle arrecato dolore”.

“Contro certa stampa”

"Mi sono guardata – ha aggiunto Basile – le sue interviste che non conoscevo e le sue parole umane mi hanno commosso. In effetti ha dichiarato in molte occasioni che era triste per la morte dei bambini ebrei e dei bambini palestinesi. Ha anche dichiarato di essere contraria a ogni tipo di vendetta. Sono spiacente per l’accaduto. La mia reazione era contro i doppi standard di una certa stampa con cui ora, meglio informata, so che la senatrice ha poco a che vedere”.

“Linciata dai giornali”

Sul suo canale Telegram l’ex diplomatica approfondisce poi la critica ai giornali: “Sono stata sottoposta al terzo linciaggio da parte di una stampa che si dice progressista e tollerante. lo – aggiunge – non volevo offenderla con il video, volevo ribellarmi a quel che una stampa faziosa fa quando le mette in bocca una dichiarazione: ‘non riesco a dormire pensando ai bambini ebrei del 7 ottobre’. Questo quando il massacro dei bimbi di Gaza è arrivato già a cifre spaventose. Il mio video non era contro di lei ma contro questo falso pensiero progressista che sta uccidendo la democrazia e la libertà di stampa e di pensiero. La prego, senatrice, combattiamo insieme contro i crimini d'odio. E lei, se può, condanni apertamente sicuramente Hamas ma anche un governo di Israele che si sta rendendo colpevole di crimini di guerra. Difenda, la prego, anche i bambini di Gaza. mi piacerebbe davvero incontrarla, e ho un grande rispetto per lei, veramente. Lo dico con sincerità”.

Cosa dice nel video

In un video pubblicato sulla pagina Facebook il 31 gennaio Basile aveva detto: “Cara Signora Segre, lei dice di non poter più dormire pensando ai bambini ebrei uccisi il 7 ottobre: ci racconta di come la sua memoria sia tormentata non solo nel giorno della memoria ma per 365 giorni da quello che ha vissuto nei campi di concentramento. Ma cara signora, possibile che lei sia tormentata solo da pensiero dei bambini ebrei? I bambini palestinesi non la toccano? Capisce che ci sono bambini mutilati che giacciono per terra oltre a quelli morti, uno ogni 4-5 minuti?”.

Il paragone coi nazisti

Nello stesso video aveva poi accostato la senatrice a vita, sopravvissuta al campo di sterminio di Auschwitz, ai tedeschi durante il nazismo. “Ma lei lo sa cara signora – dice nel video – che i tedeschi, i nazisti, erano molto buoni con i loro bambini: anche loro avevano una morale che si rivolgeva ai tedeschi, agli ariani, ai bianchi, e non capivano, non sentivano nulla per la morte degli ebrei: lei vuole imitarli? Sente qualcosa solo per la morte per gli ebrei ma non per gli altri?”.