Ecco lo stadio del Tottenham a cui si ispira il Milan

Dai seggiolini riscaldabili alle ordinazioni sul posto di cibo e bibite. Scaroni: “Acceleriamo sul progetto, opportunità per tutta la città”

Il Tottenham Hotspur Stadium, nell’omonimo quartiere di Londra

Il Tottenham Hotspur Stadium, nell’omonimo quartiere di Londra

Londra, 7 marzo 2023 – È stato costruito sulle macerie dello storico White Heart Lane (1877-2019), occupa esattamente la stessa area, nemmeno un millimetro di suolo in più, è costato 1,1 miliardi di euro, ha 62.850 posti ed è, al tempo stesso, un impianto totale, perché oltre alle partite di calcio, ha ospitato e ospiterà il football americano, le corse di auto, gli incontri di boxe e i concerti, ma anche una piramide sociale: tra i suoi 4 piani – per 46,8 metri di altezza – si alternano, infatti, birrerie che producono e vendono luppolo autoctono (la Beavertown), ristoranti stellati e camere-suites con vista sul campo o affacciate, addirittura, sul tunnel che conduce al campo, quello riservato solo ai calciatori e allo staff delle squadre. Flessibilità, intrattenimento ed esperienza, le tre parole d’ordine.

Un consiglio spassionato prima di entrare: dimenticate le asperità degli stadi del vecchio calcio, lo stoicismo da tifosi irriducibili e anche un po’ di romanticismo perché qui si può riscaldare il seggiolino pigiando un tasto e, con buona pace dei bibitari itineranti, durante i 90 minuti della partita, si ordina e si riceve da bere e da mangiare direttamente dal posto: tutto solo cashless. Questo è il Tottenham Hotspur Stadium, nell’omonimo quartiere di Londra, lo stadio al quale si ispira il Milan per la sua nuova arena. Partiamo dalla piramide sociale: degli oltri 62mila posti, 8mila sono occupati da chi ha sottoscritto gli abbonamenti top, il cui costo oscilla dai 4.500 euro ai 36mila euro all’anno, per un solo posto o per due, dipende dai casi. Quarantamila seggiolini sono invece occupati da abbonamenti ordinari, il cui costo oscilla tra i 600 e 1.100 euro l’anno. Si possono acquistare abbonamenti annuali o pluriennali: la validità media delle membership sottoscritte dagli 8mila tifosi top del Tottenham è di 7 anni.

A tessere diverse sono ovviamente associati benefit e omaggi diversi in un impianto che ha 65 bar di vario rango, un ristorante stellato Michelin, un hotel con 180 stanze e 49 appartamenti, ma anche, come detto, un birrificio artigianale consacrato alla storica birra del quartiere Tottenham. Conta offrire esperienze e, a tal proposito, alcuni posti del primo anello sono praticamente attaccati alle panchine delle due squadre, ci si sente in campo con loro. Dodicimila sono, infine, i posti acquistati tramite biglietti singoli: per la partita di oggi contro il Milan, ottavo di finale della Champions League, il costo varia tra i 50 e 100 euro, a seconda del settore.

Quindi, la flessibilità, l’impianto totale: il manto erboso dove giocano gli Spurs può aprirsi in tre parti, scivolando lungo i binari che li sorreggono e interrandosi per lasciare emergere un campo sintetico per il football americano: qui si sono giocate e si giocheranno ancora partite della NFL, la lega statunitense di Football americano. Altra partnership, quella con la Formula 1, per ospitare, sempre all’interno dell’impianto corse di kart elettrici. Quello che conta è tenere lo stadio aperto 364 giorni su 365, solo Natale escluso. Altra iniziativa, i tifosi possono scegliere con quale vecchia gloria del Tottenham fare il tour dello stadio. Farlo vivere con e oltre il calcio. Una filosofia che al Tottenham ha rianimato il bilancio: gli introiti annuali da stadio sono pari a 125 milioni di euro, mentre il Milan è fermo a 32 milioni di euro. Ogni singolo seggiolino frutta, in Premier League 1.300 euro, in Serie A appena 634 euro.

È questa l’occasione alla quale sta guardando il Milan. A progettare il Tottenham Hotspur Stadium è stato Popoulos, ironia della sorte, lo stesso studio che ha progettato, per ora invano, il nuovo San Siro. "L’esperienza che si può vivere in uno stadio come questo fa comprendere le opportunità che un impianto moderno può offrire ad una città – sottolinea Paolo Scaroni, presidente del Milan –. Dobbiamo accelerare sul progetto del nuovo stadio, tassello fondamentale per competere a livello internazionale. Il vecchio San Siro è ricco di ricordi ma sentiamo la responsabilità di dover guardare avanti per regalare nuovi successi ed esperienze ai nostri tifosi”.

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