È un progetto di rinascita sociale e ambientale l’agroforesta messa a dimora nel carcere di Milano-Bollate. In occasione della Giornata mondiale della Terra, ieri pomeriggio alcuni detenuti insieme agli studenti e alle studentesse del corso di laurea in “Scienze umane dell’ambiente, del territorio e del paesaggio” hanno piantumato i primi arbusti e le prime erbacee perenni in un’area verde del carcere, centrale e ben visibile dai lunghi corridoi e dalle celle. L’iniziativa, proposta e realizzata da Soulfood forestfarms hub Italia (organizzazione no profit) con il sostegno economico dell’organizzazione internazionale OneTreePlanted e il supporto del vivaio Cascina Bollate, si inserisce nelle attività del “Progetto Carcere” portato avanti dall’Università degli Studi di Milano. L’agroforesta è stata pensata per produrre frutti eduli e fornire importanti servizi ecosistemici all’ambiente carcerario come lo stoccaggio di carbonio, la mitigazione delle temperature e la rigenerazione del suolo. Oltre ovviamente al miglioramento estetico dell’area e al benessere psico-fisico dei detenuti che se ne prenderanno cura. Alla cerimonia hanno partecipato l’assessora all’ambiente e verde del Comune di Milano, Elena Grandi e Ilda Vagge, Garante del verde, del suolo e degli alberi del Comune di Milano.
Ro.Ramp.