
È successo ancora, questa volta con bimbi ancor più piccoli: incursione di hacker durante “Le storie della buonanotte“ delle biblioteche comunali di Milano, sempre con provocazioni fasciste come era successo a Cinisello Balsamo, giusto un mese prima. Mentre i bimbi e le bimbe dai tre anni in su si collegavano in diretta per ascoltare le fiabe - come facevano dal primo febbraio - è spuntata l’immagine del Duce, accompagnata dalla canzone “Faccetta nera“ e da insulti e volgarità. Da condannare. È quello che farà questa mattina il Comune di Milano che presenterà formale denuncia alla Polizia postale, mentre i bibliotecari milanesi si sono presi qualche giorno di tempo per riorganizzarsi ed evitare nuovi attacchi. "A causa di una spiacevole intrusione che si è verificata settimana scorsa, le Storie della buonanotte Live si prendono una settimana di vacanza per riorganizzarsi", si legge sul portale. Le prossime puntate saranno registrate. "Torneremo presto a condividere la nostra stanza in sicurezza e serenità".
Un mese prima, il 4 febbraio, un altro attacco di hacker nazifascisti aveva rovinato l’iniziativa online “Lo zaino della memoria” sulla Shoah, un ciclo di incontri in video conferenza organizzato dal pedagogista della Bicocca Raffaele Mantegazza e rivolto alle scuole medie e superiori di Cinisello Balsamo. Insulti antisemiti, bestemmie, provocazioni, e musica a tutto volume. Solito copione: atto vile coperto dall’anonimato. "Un bombing di rete è un attacco squadrista – aveva sottolineato Mantegazza –. Viola la libertà di discussione e di associazione. La Rete deve essere un posto sicuro e tutelato. Occorrono risposte legislative, non solo tecniche. Non è più tollerabile questa violenza vile e meschina".
Si.Ba.