Droga per vendetta: condannato

Otto anni di carcere per Salvatore Furci: fece piazzare 5 dosi di coca nell’auto della vigilessa di Corbetta

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di Giovanni Chiodini

È stato condannato ad otto anni di carcere il comandante della Polizia locale di Trezzano sul Naviglio, Salvatore Furci, accusato di calunnie e detenzione di stupefacenti. Lo stesso che, per rivalsa, aveva fatto piazzare da un complice cinque dosi di cocaina nell’auto della comandante della Polizia locale di Corbetta, avvertendo poi i carabinieri, che sono andati a colpo sicuro trovando lo stupefacente sotto il tappetino alle spalle del posto di guida. Lo ha deciso il giudice della quarta sezione penale del Tribunale di Milano Elisabetta Canevini che è andata oltre la richiesta di una pena a 7 anni e 4 mesi di carcere chiesta dal pm Gianluca Prisco.

Per Furci, rappresentato in aula dall’avvocato Andrea Minniti che ne ha chiesto l’assoluzione, invece non ci sarebbe nessun elemento di prova a sostegno dell’ipotesi accusatoria. Stando alle indagini della nona sezione della Squadra mobile del capoluogo lombardo a mettere la cocaina nell’auto della Vismara la notte del 4 gennaio 2010 (mentre la stessa stava giocando a pallavolo con delle amiche nella palestra di Baranzate di Bollate) era stato un complice di Furci - il cittadino albanese Mariglen Memushi, già condannato col rito abbreviato a 3 anni e 4 mesi di reclusione - che aveva poi fatto una segnalazione confidenziale ai Carabinieri. Furci aveva organizzato questa ritorsione nei confronti della comandante Lia Vismara dopo che la stessa non lo aveva ritenuto idoneo a ricoprire la posizione di ufficiale al comando della polizia locale di Corbetta, nonostante avesse vinto un apposito concorso. Tornato in forza a Milano, dopo i fatti di Bollate Furci era stato assunto come comandante al comune di Trezzano sul Naviglio, un incarico che ha però potuto svolgere solo per qualche mese. "Sono contenta, perché dopo due anni si è conclusa una vicenda che si è trascinata con risvolti che mi hanno fatto patire parecchio" ha dichiarato in aula Lia Vismara, commentando la sentenza di condanna nei confronti del Furci.

"Ottimo è stato il lavoro del pm - ha aggiunto Vismara -. È encomiabile per come sia riuscito a ribaltare la situazione. Era una cosa insperabile dato che ero accusata di reati pesanti". Il giudice monocratico Elisabetta Canevini ha anche disposto che il risarcimento nei confronti di Vismara sia da liquidarsi con una causa civile e al momento ha stabilito una provvisionale di 100mila euro. "Dopo due anni di calunnie e fango, finalmente Corbetta riabbraccia la luce della verità e della giustizia". Le parole del sindaco di Corbetta, Marco Ballarini "La Giustizia non si ferma - aggiunge -.Presto ci saranno ulteriori sviluppi e tutti gli autori di questo vile complotto".

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