Droga nell’auto di Gaia Vismara "Dategli 8 anni"

La Procura generale chiede la conferma della condanna di Salvatore Furci (nella foto) a 8 anni di reclusione. L’ex comandante della polizia locale di Trezzano sul Naviglio era stato ritenuto responsabile in primo grado di avere messo la cocaina nell’auto della collega Gaia Lia Vsmara con l’obiettivo di screditarla. L’altro giorno, è partito il processo d’appello con la richiesta di conferma della condanna da parte della Pg, dottoressa Gualtieri. Anche Roberto Brittini, l’avvocato di Lia Vismara, costituitasi parte civile, ha chiesto la conferma della sentenza di primo grado, sia per quanto riguarda la pena che per il risarcimento. Nel suo atto d’appello Furci insiste ad affermare che la comandante della polizia locale corbettese faceva uso di cocaina. "Cosa smentita dalle analisi del capello", precisa il legale della ufficiale. Ma c’è dell’altro. Secondo Furci, in alternativa, lo stupefacente avrebbero potuto piazzarlo i carabinieri di Bollate, oppure un brigadiere della stazione di Corbetta, successivamente trasferito a Sedriano. Il motivo sarebbe da ricercare in un particolare risentimento che il militare nutriva nei confronti della comandante. Furci continua sostenendo che sia lui che il complice Memushi Mariglen stazionavano fuori dalla casa della Vismara (fatto provato dai tabulati telefonici) su espressa delega di un maresciallo dei carabinieri che indagava su di lei e sul sindaco di Corbetta Marco Ballarini nel procedimento nel quale sono stati assolti. La prossima udienza è stata fissata per il 20 giugno, quando prenderanno la parola i difensori di Furci. "Mi aspetto di tutto – continua l’avvocato Grittini – compresi colpi di scena e colpi bassi".

Graziano Masperi

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