
Allucinogeni, ecstasy e ogni altro tipo di droga sintetica sono a disposizione
Milano, 17 maggio 2016 - Su «Drugs4you» 1 grammo di cocaina la offrono a 80 euro. Tradotto in bitcoin, la moneta elettronica principe nel «Dark Web»: 0,207. Su «Bitpharma» 2 grammi di crystal meth, i cristalli resi famosi dalla serie tv «Breaking Bad», vanno via a 100 euro ovvero 0,243 bitcoin (฿), 100 “francobolli’’ di Lsd a 550 euro (1,3 ฿), un etto di ketamina a 900 euro (2,2 ฿). Su «Smokeables» un’oncia di hascisc richiede 200 sterline, 5 once 800. Per chi vuol “farsi una canna’’, l’offerta varia da sito a sito e di qualità in qualità. Su «Cannabis Uk» 20 grammi di «afghan» a 160 sterline (0,494 ฿). Su «Drugs4you» 100 grammi di «purple hush» a 650 sterline (2,04 ฿).
L’e-commerce della droga è a portata di mouse nel mondo sommerso del «Deep Web» – le pagine web non indicizzate dai motori di ricerca – e soprattutto del «Dark Web» – le reti dei siti offerte volontariamente in modo anonimo – sottoinsieme del «Deep Web» dove si annidano i mercati illeciti ma non solo, visto che il «Dark» offre uno spazio anche per portali e scambi di informazioni online a dissidenti che vivono in regimi oppressivi.
Ma per capire come la droga, per colpa del web, sia diventata veramente a chilometro zero – un clic da casa e ti arriva da tutto il mondo, sempre che non venga provvidenzialmente intercettata dalle forze dell’ordine – abbiamo fatto un viaggio insieme a un esperto, Stefano Zanero, professore associato del Politecnico di Computer security (sicurezza informatica). «Per accedere ai servizi nascosti basta scaricarsi un software, Tor, che permette di navigare in anonimato facendo rimbalzare tra diversi computer l’attività internet dell’utente e rendendone molto più difficile la tracciabilità». Per accedere a Tor «si può anche utilizzare Tails, una distribuzione del software Linux che protegge la privacy dell’utente senza lasciare tracce sul sistema operativo o sul disco del proprio computer». Arrivati in Tor, il gioco non è ancora fatto. per digitare le sostanze ricercate. «Un utente deve conoscere le url dei siti ricercati – spiega Zanero – oppure esistono dei motori di ricerca. Il più noto è Torch. Ultima possibilità: l’hidden wiki, un’indicizzazione dei siti nascosti per temi. Com’era Yahoo, in chiaro, agli inizi». Droga, armi, pornografia, farmaci, carte di credito clonate...
E qui, paradossalmente, ad aiutare i neofiti del «Dark Web» è l’internet a cielo aperto. Basta una semplice ricerca su Google o Yahoo per trovare gli indirizzi degli hidden wiki, di Torch. E a cercare bene, anche le community che danno consigli su come aggirarsi in questo spaccio nel profondo del web. E si arriva alle centinaia di siti con foto in mostra degli stupefacenti in vendita e descrizione. Basta cliccare, mettere la spunta su «spedizione verso l’Italia», pagare in Bitcoin. E stavolta il gioco è veramente fatto. Ovviamente non abbiamo proceduto. E chissà se poi a casa ti arriva cocaina o semplice farina.
(4 - continua)