Milano, la polizia chiude due bar: trovato anche un quaderno contabile per gestire lo spaccio

Il questore ha deciso la sospensione delle licenze di un locale in viale Tunisia e uno di Sesto San Giovanni

I sigilli della polizia sul locale sotto accusa (Archivio)
I sigilli della polizia sul locale sotto accusa (Archivio)

Milano – Il Questore di Milano Giuseppe Petronzi ha sospeso per 15 giorni la licenza al Mad Max Cafè, in viale Tunisia a Milano e per 10 giorni al Bar Giusti, in via Giusti a Sesto San Giovanni (Milano).

Oggi, gli agenti del Commissariato Garibaldi Venezia hanno notificato la sospensione della licenza al titolare del Mad Max Cafè, in quanto lo scorso aprile a seguito di controlli effettuati dalla Polizia, è risultato essere un luogo di spaccio di droga: i poliziotti hanno rinvenuto diverse dosi di stupefacenti oltre a un "quaderno contabile" situato vicino alla cassa e la somma di circa 1000 euro.

Per quanto riguarda il Bar Giusti, la sospensione, notificata­ questa mattina dal Commissariato Sesto San Giovanni, si è resa necessaria in quanto lo scorso aprile, i poliziotti hanno notato uno spacciatore, con precedenti penali specifici e colpito dal provvedimento di avviso orale emesso dal Questore di Milano, cedere una dose di cocaina a un avventore del bar il quale, fermato poi dagli agenti ha dichiarato di averla acquistata dall'uomo più volte.

Lo spacciatore, rientrato nel bar, è stato perquisito e trovato in possesso di diverse dosi di droga oltre a denaro contante. L’uomo, che si trovava in compagnia di una persona anch’egli con precedenti di polizia, è stato arrestato per detenzione ai fini di spaccio.