
Milano, 14 marzo 2023 – Storici studi milanesi, come la società Merak Film di Cologno Monzese, che ha firmato il doppiaggio dei più celebri cartoni animati giapponesi, hanno chiuso i battenti durante la pandemia. Resistono poche realtà d’eccellenza, come Audiovisivi Doppiaggio Cinema (Adc), in un settore che sta attraversando una profonda crisi. E i doppiatori, alle prese con condizioni di lavoro sempre più precarie, sono minacciati anche dall’intelligenza artificiale, perché le voci italiane di attori famosi possono essere replicate, usando la tecnologia digitale, anche per altre produzioni. Aprendo quindi un nuovo fronte sul tema del diritto d’autore, e della sostituzione del lavoro umano con l’opera di un software. I lavoratori non chiedono solo il rinnovo del contratto collettivo fermo al 2008, adeguandolo alle nuove modalità di lavoro (da 15 anni un doppiatore in Italia guadagna in media 1880 euro netti al mese), ma anche una regolamentazione dei ritmi di lavoro. Così i doppiatori hanno scelto “il silenzio” come forma di protesta, con un lungo sciopero (hanno aderito i sindacati Cgil, Cisl e Uil, le associazioni Anad, Aidac e Aipad) che dovrebbero concludersi oggi, con l’obiettivo di aprire una trattativa e una discussione sul futuro di un...