A Milano 1 donna su 5 non esce la notte perché ha paura: ma cosa dicono i dati sui reati?

La percentuale tra gli uomini è cinque volte più bassa: sembra quindi che la percezione di insicurezza incida molto più sulla libertà femminile. Ecco i numeri raccolti dalla Fondazione Cariplo

L'Istituto nazionale di statistica ha certificato, per il quinto anno di seguito, che Milano è la città con più reati denunciati d’Italia

L'Istituto nazionale di statistica ha certificato, per il quinto anno di seguito, che Milano è la città con più reati denunciati d’Italia

Una donna su cinque non esce di notte a Milano perché ha paura. Questo è un dato – raccolto in uno studio della Fondazione Cariplo – che mostra la diffusa percezione di insicurezza manifestata ormai molti milanesi e che, va detto, è in buona parte confermata dai dati sui reati in città. Un dato che racconta però anche un’altra storia, cioè quella di un divario di genere: il numero di donne che sceglie di non aggirarsi per le strade notturne è cinque volte più altro rispetto agli uomini. La percezione di insicurezza, insomma, restringe di più la libertà femminile.

La ricerca, denominata “Step Up” si è concentrata in particolare sulla “camminabilità” di Milano per le donne. In breve: in città il 57% delle donne ha paura ad uscire la notte, contro il 28% maschile; a causa di questa paura il 20% della popolazione femminile coinvolta nella ricerca ha dichiarato di non uscire di casa di sera e di notte per paura, contro soltanto il 4% degli uomini.

I dati sui reati a Milano

Il Comune di Milano sostiene che “tale percezione di insicurezza non sia determinata né rappresenti l’effetto dei dati circa i reati che effettivamente vengono registrati nello spazio pubblico”. D’altra parte, l’Istituto nazionale di statistica ha certificato, per il quinto anno di seguito, che Milano è la città con più reati denunciati d’Italia.

E non solo: in due anni, le rapine sono aumentate del 64% e i furti con strappo del 50%. In numeri assoluti parliamo di 16 mila rapine e 9 mila scippi denunciati negli ultimi cinque anni (il dato più alto d’Italia). La città è prima anche per furti con destrezza: segnalati, soprattutto, i borseggi sui mezzi pubblici.

La risposta del Comune

L’amministrazione ha concepito l’iniziativa “Per strada più libere”, il “percorso partecipativo di ascolto rivolto alle donne”, ma anche “alle soggettività queer”. Inserito fra le azioni messe in campo dal Comitato strategico per la sicurezza urbana e la coesione sociale coordinato dal delegato del sindaco, Franco Gabrielli, il progetto ha l'obiettivo di esplorare, proprio insieme alle donne, il tema della sicurezza nello spazio pubblico. Il progetto mira a indagare sul tema della sicurezza, reale e percepita, nello spazio pubblico, attraverso l'ascolto dei racconti di donne di età, estrazione sociale e nazionalità diverse, che abitano nei differenti quartieri di Milano.

Questo percorso prevede, perciò, la costruzione di quindici gruppi di ascolto composti ciascuno da quindici persone e relativi a quindici quartieri diversi di Milano. Ciascun gruppo d'ascolto riguarderà uno specifico NIL (Nucleo di Identità Locale): Duomo (NIL 1), Stazione Centrale - Ponte Seveso (NIL 10), Bicocca (NIL 15), Loreto - Casoretto - NoLo (NIL 20), Buenos Aires - Porta Venezia - Porta Monforte (NIL 21), Città studi (NIL 22), Lodi - Corvetto (NIL 35), Stadera - Chiesa Rossa (NIL 42), Porta Ticinese - Conchetta (NIL 44), Giambellino (NIL 49), Baggio - Quartiere degli Olmi - Quartiere Valsesia (NIL 55), San Siro (NIL 57), QT8 (NIL 66), Sarpi (NIL 69), Bovisa (NIL 77).

I gruppi saranno composti da partecipanti che risiedono in quei luoghi specifici, mentre in alcune zone sarà prevista la presenza di frequentatrici non residenti in quanto aree caratterizzate da attività che attraggono pubblici diversi (come lo sono i quartieri dove insistono le università o le aree della movida). Per partecipare è sufficiente compilare un form di candidatura entro e non oltre il 9 giugno, indicando i propri dati anagrafici e alcune informazioni riguardo alla frequentazione dell'area.