Diversity Media Awards 2019, ecco tutti i vincitori dell'Oscar dell'inclusione

Procalmati all'Alcatraz di Milano durante una serata che ha visto riunite tante persone del mondo dello spettacolo, della cultura, delle istituzioni e della società civile

Diversity Media Awards a Milano

Diversity Media Awards a Milano

Milano, 29 maggio 2019 - Proclamati all’Alcatraz di Milano i vincitori della quarta edizione dei Diversity Media Awards in una serata che ha visto riunite tante persone del mondo dello spettacolo, della cultura, delle istituzioni e della società civile, trasmessa in diretta streaming TRULive (Trasmissione a Rete Unificata) e diffusa da media, aziende, organizzazioni, singoli individui e comunità che hanno aderito alla diffusione dell’evento sui rispettivi canali web e social. 

"L’inclusione è un bene comune, come l’acqua o l’aria. Quando l’acqua è inquinata o l’aria irrespirabile, è allora che ti accorgi che non ne puoi fare a meno. Non è un’opzione e non può mai essere di parte perché ci riguarda tutte e tutti. Sembra banale dirlo, ma va sottolineato:  siamo tutti diversi, e quello che ci rende diversi ci rende quello che siamo, e ciò non può mai essere un motivo di esclusione", ha detto Francesca Vecchioni, Presidente di Diversity.  E ancora: "Se consideriamo l’inclusione come un’opzione e non come l’unica via percorribile, l’esclusione può colpire chiunque: perché sei troppo giovane o troppo vecchia, perché donna, o uomo, o non abbastanza uomo, o lesbica, o gay, o straniero  o trans, perché hai una disabilità, oppure semplicemente perché sei te stesso, forse troppo. Per questo esistono i Diversity Media Awards perché è importante mostrare che la realtà è fatta di diversità perché serve a poter riconoscere se stessi e gli altri nelle immagini e nelle storie raccontate dai media, e premiare chi sa fare bene questo, cercando di raggiungere il numero più alto di persone, è il nostro modo di  diffondere la cultura dell’inclusione".

L’iniziativa - organizzata dall’associazione no-profit Diversity presieduta da Francesca Vecchioni - ha assegnato i riconoscimenti ai media (tv, radio, web, cinema, pubblicità, stampa, tg) e ai personaggi che nel 2018 hanno contribuito a una rappresentazione valorizzante delle persone e delle tematiche legate alla diversità nelle aree LGBT+ e, per la prima volta, anche di genere e identità di genere, orientamento sessuale ed affettivo, etnia, età e generazioni, (dis)abilità. Sono state oltre 12mila le persone che hanno espresso le loro preferenze sul sito www.diversitylab.it.

Ecco tutte le categorie, con i rispettivi vincitori e nominati. Miglior Programma TV 'Ballando con le stelle'; miglior Film Italiano 'Puoi baciare lo sposo', miglior Serie TV Italiana 'Skam Italia'; miglior Serie TV Italiana 'L’Amica Geniale'; miglior Serie TV Straniera 'Le terrificanti avventure di Sabrina'; miglior Programma Radio 'Cactus - Basta poca acqua'; miglior Campagna Pubblicitaria 'Sorgenia - Domani è una figata'; personaggio dell’anno 'Alessandro Cattelan'; Influencere dell'anno 'Stephanie Glitter'; miglior Prodotto Digitale 'Freeda - Intervista a Fiorenza De Bernardi'. 

Durante la serata sono stati attribuiti anche i riconoscimenti all’informazione: Miglior TG è stato attribuito a TG LA7 (per il servizio Presenza e forza lavoro degli stranieri in Italia firmato da Raniero Altavilla), Miglior Articolo Stampa Quotidiani a La Stampa (per l’articolo Dal barcone in Libia al dottorato. La favola del professore Alagie firmato da Filippo Femia), Miglior Articolo Stampa Periodici a Donna Moderna (Come crescere figli maschi femministi firmato da Cristina Sarto), Miglior Articolo Stampa Web a Il Post (Secondo lei è stato un femminicidio? firmato da Giulia Siviero).

 A firmare la tradizionale cena di gala è stato Soulgreen, che ha proposto un menù plant-based studiato ad hoc per unire culture e sapori, nello spirito di inclusione e condivisione che caratterizza i Diversity Media Awards, realizzato con i prodotti offerti da Carrefour. Per la prima volta, allo show è seguito l'afterparty "Dopo DMA": dj set di Alex Neri dei Planet Funk, di CrookSet e di Shorty; il burlesque de Le Fanfarlo; la voce grintosa di Kumi C Watanabe; live disco intro a cura di Max CorrentiMattwayDe Martino. Special guest della serata Taffo Funeral Services che presenta il brano dell'estate 'Magari muori' cantato da Romina Falconi. MC della serata, la speaker e deejay Manuela Doriani. I proventi dell'intera serata saranno destinati al sostegno dell'attività di monitoraggio e ricerca, comunicazione e divulgazione delle tematiche di diversity&inclusion che l'associazione Diversity presieduta da Francesca Vecchioni conduce nel corso dell'intero anno.

Diversity, in collaborazione con Friendz e Vidoser, ha inoltre dato vita alla campagna social "Abbracciamoci tutt* - #ahumanrhapsody". I membri delle due community sono chiamati a dar vita ad un unico grande abbraccio virtuale, capace di celebrare la diversità in quanto valore e trasmettere il messaggio di inclusione e non discriminazione.

    

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