
di Annamaria Lazzari
A Natale troveranno sotto l’albero non un regalo qualsiasi ma proprio quello dei loro sogni. Oltre centocinquanta bambini e ragazzi delle comunità per minori della Fondazione Somaschi lo hanno espresso in letterine che i più piccoli hanno rivolto a Babbo Natale. Fra i loro desideri ci sono giocattoli classici come il Lego o i puzzle, i libri di Harry Potter e poi prodotti più tecnologici come le cuffie wireless o i videogiochi per la PlayStation: sono stati tutti inseriti in una "wish list" pubblica su Amazon.it. Così chiunque voglia dare una mano può collegarsi al link presente nel sito fondazionesomaschi.it e scegliere il regalo: verrà recapitato direttamente agli ospiti, fra 2 e 18 anni, che lo hanno richiesto.
A Milano, in particolare, c’è Casa Primula con una decina di mamme vittime nel passato di violenza domestica che vivono assieme ai loro figli. Altre comunità, anche per soli minori, e case di accoglienza della onlus dei Padri Somaschi sono sparse in tutta la Lombardia, oltre che Piemonte e Sardegna. L’iniziativa per Natale, giunta al terzo anno, è nata da un’idea di Silvia De Dionigi, responsabile raccolta fondi Fondazione Somaschi: "Per i nostri donatori rappresenta un gesto concreto a beneficio dei nostri ospiti. E per i bambini e ragazzi che vivono nelle nostre case ascoltare ed esaudire un loro desiderio è un segnale importante, di amore e di affetto". Tanto più in un anno, quello della pandemia, che è stato particolarmente complicato: "Il lockdown totale a marzo è stato all’inizio per loro molto complesso da capire. C’è chi l’ha vissuto meglio e chi peggio. Il fatto che non fossero più possibili in presenza gli incontri con le famiglie ha reso tutto molto più difficile" dice De Dionigi.
All’inizio in Fondazione si temeva che le preoccupazioni economiche legate alla pandemia frenassero la generosità delle persone: "Invece per fortuna non è stato così. Finora abbiamo esaudito il 70% delle liste dei desideri e contiamo, nei prossimi giorni, di coprirle interamente con il contributo di chi vorrà dare una mano. Mi sono arrivate email che mi hanno scaldato il cuore, come quella di una donatrice preoccupata che sul pacco potesse essere inserito il suo nome e non quello di Babbo Natale…". Qualcuno invece ha sollevato critiche per l’inserimento di carte prepagate nella lista dei desideri ma – puntualizza De Dionigi - "serviranno per comprare giochi per la struttura come i tavoli da ping pong, consentendo a ciascun donatore di dare una parte del contributo e non sobbarcandosi l’intera cifra". Si può scegliere di fare altri regali – "purché nuovi" precisa Fondazione Somaschi- facendoli pervenire entro il 21 dicembre alla sede principale della onlus, in piazza XXV Aprile 2 a Milano.