
di Valeria Giacomello
Una nuova sede per il distretto socio-sanitario, più moderna ed efficiente. È la proposta del sindaco Federico Lorenzini dopo il clamore suscitato dalla caduta dei calcinacci dal tetto dell’edificio di via Mazzini. L’area è stata messa in sicurezza, con interventi immediati sul tetto per sistemare i coppi e l’intonaco ammalorato, mentre nei prossimi giorni proseguiranno i sopralluoghi, ma tanto è bastato per allarmare i cittadini e a far temere per il futuro del distretto sanitario. "In realtà si è trattato di un danno lieve - spiega Lorenzini - causato dal maltempo e dal forte vento a cui la città è stata ripetutamente sottoposta negli ultimi mesi. Si tratta comunque di un edificio con una età importante, concepito all’origine come abitativo e, quindi, non particolarmente adatto a ospitare servizi. Inoltre, richiede sicuramente una serie di ristrutturazioni importanti. Forse è il caso di pensare ad una sede più adeguata per ospitare il distretto. Grazie ai finanziamenti ottenuti dal Pnrr, è in corso la costruzione di una nuova scuola dell’infanzia in via Don Gnocchi e, quindi, l’attuale struttura di via Volta potrebbe divenire la nuova sede. È un edificio centralissimo su un piano, antisismico, con un ampio parcheggio e due entrate. Ospita bambini, educatori e genitori, quindi ha una acclarata vocazione al pubblico. Certo, ad occuparsene dovrà essere l’Amministrazione che si insedierà il prossimo anno dopo le elezioni".
Quindi nessuna criticità nel futuro del distretto sanitario? "Criticità ce ne sono, c’è difficoltà a trovare i sostituti ma non è una novità di Paullo, è un problema di tutto il territorio e più in generale di tutta l’Italia. Mancano gli specialisti. Al di là di queste carenze il distretto ci sarà sempre". Una rassicurazione arriva anche dall’Asst Melegnano Martesana: "Non è in atto alcuno smantellamento della sanità territoriale", dichiarano i referenti. "Il mese di agosto, con il personale in ferie, sono state momentaneamente ridotte alcune attività. Già da questi giorni stanno riprendendo a pieno regime tutte le specialità: dalla Dermatologia alla Chirurgia. Resta da definire il nodo della Cardiologia. Purtroppo i concorsi banditi non hanno dato i risultati sperati. Siamo al lavoro per trovare soluzioni che ci consentano di superare i problemi legati alla carenza di personale".