Simona Ballatore
Cronaca

Disabile esclusa dal concerto di Taylor Swift, interviene la ministra Locatelli: “Divertirsi è un diritto”

La titolare del dicastero dedicato alla Disabilità annuncia: “A settembre un tavolo di lavoro per affrontare il tema dell’accessibilità a questi eventi”

Silvia Stoyanova e Taylor Swift

Silvia Stoyanova e Taylor Swift

Milano – “Assistere a un concerto, vedere uno spettacolo e divertirsi sono un diritto di tutti”. Lo sottolinea su Facebook la ministra per le Disabilità Alessandra Locatelli, intervenendo nel dibattito aperto da Silvia Stoyanova, 35enne milanese, esclusa (al momento) dal concerto di Taylor Swift che si terrà a luglio del 2024 a San Siro. Si era appellata direttamente a lei anche un’altra attivista, Valentina Tomirotti. “A settembre istituirò, presso il ministero della disabilità, un tavolo di lavoro per un confronto serio e approfondito con tutti i principali soggetti coinvolti e interessati al tema – annuncia Locatelli –. Per migliorare l’accessibilità e non solo serve garantire la piena fruizione e partecipazione di tutti agli eventi musicali e ricreativi, alla vita! Sono convinta che possiamo fare di più e meglio per garantire il diritto di tutti a trascorrere il proprio tempo ricreativo in libertà e autonomia e anche perché ciascuno possa vivere meglio e coltivare le proprie passioni”.

L’appello di Silvia

“Mi chiamo Silvia, ho 35 anni, vivo a Milano, sono una ragazza sulla sedia a rotelle e sono una grande fan di Taylor Swift” dice nel suo messaggio lanciato sui social Stoyanova, che poi spiega come – nonostante abbia acquistato un biglietto VIP per l’evento – non potrà accedere a San Siro proprio perché è costretta su una sedia a rotelle. L’obiettivo del suo appello, lanciato sulla piattaforma Change.org (che ha già raccolto oltre 35.000 firme), è convincere l’organizzazione del concerto a installare uno spazio aggiuntivo per le persone con disabilità per consentire a un numero maggiore di disabili di partecipare all’evento. “In Italia per fortuna – spiega – abbiamo un precedente grazie a una ragazza che si è battuta per una seconda pedana per disabili all'Arena di Verona, quindi sappiamo che è possibile”.

Il precedente

La giornalista e attivista Valentina Tomirotti
La giornalista e attivista Valentina Tomirotti

Secondo è l’attivista e giornalista Valentina Tomirotti, che ha portato in tribunale l’Arena di Verona e Vivo Concerti per lo show di Coez, ottenendo la realizzazione (entro la fine dell’anno) di una nuova pedana anche col supporto legale dell’associazione Luca Coscioni e dell’avvocato Gerardi, “benissimo la raccolta firme per catturare l’attenzione sul problema dell’accessibilità dei disabili ai concerti, ma è tempo di denunciare”.

La ministra Locatelli 

“Capisco Silvia - ha aggiunto Tomirotti - e so cos’ha provato, ma il mio consiglio è non fermarsi alla raccolta firme che, solitamente vengono bellamente ignorate, ma che denunci la situazione: quanto portato avanti da me e Sofia Righetti, ormai crea un precedente importante e utile per far cambiare le cose anche in altri luoghi“. L’appello a contrastare discriminazioni e barriere che impediscono pari accesso alla cultura è diretto anche a Roma: “In Italia è stato istituito un Ministero per la disabilità: si facesse carico anche degli aspetti più ludici della vita delle persone con disabilità, perché tali eventi non vengano minimizzati. Spesso i concerti o gli eventi sono l’unica forma di socializzazione per le persone. La ministra Locatelli si deve attivare: siamo stanchi di avere trattamenti di serie B. Le persone con disabilità sono persone, soggetti politici e soggetti economici come chiunque altro”. E ora è arrivata proprio la risposta di Locatelli. 

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