LAURA LANA
Cronaca

Cusano Milanino, dipendenti comunali sulle barricate: "Vogliamo ciò che ci è dovuto"

I rappresentanti dei lavoratori pubblici hanno dichiarato lo stato di agitazione e richiesto un tentativo di conciliazione con l’amministrazione che uscirà dalle imminenti elezioni

Il municipio di Cusano Milanino

Il municipio di Cusano Milanino

Cusano Milanino (Milano) – "Non va tutto bene per i dipendenti dell’ente comunale", si legge su un volantino dei dipendenti pubblici.

La confederazione unitaria di base del municipio di Cusano Milanino ha scritto un vademecum per il prossimo sindaco e la prossima amministrazione, che si troveranno a sedere in piazza Martiri di Tienanmen dopo questa tornata elettorale. Troppe cose non vanno e da troppo tempo, come dimostra l’elenco dei punti messi nero su bianco dai sindacati, che si sono rivolti anche al prefetto. I rappresentanti dei lavoratori pubblici hanno infatti dichiarato lo stato di agitazione e richiesto un tentativo di conciliazione con l’amministrazione, "solo per ottenere quanto dovuto contrattualmente".

Ad esempio, il pagamento del salario accessorio del 2022, vale a dire "la nostra risicata quattordicesima". "L’amministrazione ha dichiarato che si potrebbe liquidare con il mese di luglio. Vale a dire con oltre un anno di ritardo e solo dietro sollecito della prefettura". C’è poi un problema di tenuta dei servizi e della stessa organizzazione del municipio, che conta meno di cento unità a tempo indeterminato (98 dipendenti secondo i dati disponibili sul portale cittadino) per una popolazione di 18.912 abitanti secondo l’Istat all’1 gennaio 2024. A soffrire sono gli sportelli aperti al pubblico, ma anche le aree più tecniche del municipio che, secondo le rappresentanze sindacali, rischiano il collasso. "I costanti trasferimenti e dimissioni dei dipendenti, hanno portato a sottodimensionare gli uffici comunali – denunciano – con aggravio e allungamento dei termini dei servizi al cittadino, con particolare riferimento ai settori anagrafe, edilizia privata, servizi cimiteriali e demanio, che operano da tempo in costante emergenza con tempi dilatati nella somministrazione delle risposte e dei servizi erogati".

Pesa poi il ritardo sulla contrattazione decentrata per le progressioni del personale: è a questo tavolo che si valutano i pesi del lavoro di ciascuna area, si assegnano obiettivi e posizioni organizzative ed eventualmente si tratta per una diversa organizzazione con il potenziamento della dotazione organica, oggi in sofferenza. "La contrattazione non è nemmeno iniziata e ogni decisione in merito alle necessarie assunzioni o valorizzazioni del personale sono così rimandate alla prossima Giunta".