Cani e gatti in ufficio? "Riducono lo stress, aumentano produttività ed empatia". Con questa filosofia l’esecutivo di Vizzolo ha approvato un regolamento che decreta la possibilità, per i dipendenti del Comune, di portare i propri animali d’affezione sul posto di lavoro. "Rispetto alla possibilità di portare le proprie bestiole in Comune, sia da parte dei dipendenti che da parte degli utenti, siamo sempre stati elastici. Ora il provvedimento formalizza delle regole, di educazione e buona convivenza, che per altro sono dettate anche dal buon senso", afferma la sindaca Luisa Salvatori, proprietaria di due cani che più di una volta le hanno fatto compagnia in ufficio. "L’intento è venire incontro anche a quelle persone, che non vogliono lasciare l’animale da solo in casa, o che si trovino a far fronte ad improvvise difficoltà nella gestione del proprio amico a quattrozampe".
E così, previa richiesta al sindaco, via libera all’ingresso di gatti e cani fino a 25 chili di peso (anche più grandi, "se di buona educazione"), purché dotati di libretto sanitario e iscritti all’anagrafe regionale degli animali d’affezione. Le bestiole devono essere sottoposte a "regolari controlli veterinari, vaccinazioni e trattamenti anti-parassitari"; devono essere inoltre pulite, spazzolate e non classificate come potenzialmente pericolose.
"Il proprietario - si legge ancora nel regolamento - si assume ogni responsabilità per eventuali danni causati a persone e cose e deve ottenere il preventivo consenso dei colleghi. Nel caso di ufficio multiplo, qualora più dipendenti desiderino portare al lavoro il proprio animale, sarà necessario accordarsi per evitare compresenze di difficile convivenza". Obbligatorio essere muniti di guinzaglio, cibo, acqua e relative ciotole; le uscite di Fido per i bisogni fisiologici "non devono interferire con le esigenze di lavoro". In assenza di disposizioni generali in materia, la scelta di consentire ai lavoratori di portare il proprio animale in ufficio è a discrezione delle singole aziende, che ne valutano l’opportunità in base a diversi criteri.
Alessandra Zanardi