
Si conoscerà tra qualche settimana il nome del nuovo direttore del Parco Lombardo della valle del Ticino. La presidente del Comitato di Gestione Cristina Chiappa (foto) ha avuto nei giorni scorsi un colloquio con tutti i candidati e, secondo quando previsto dai regolamenti, in occasione della prima seduta dell’esecutivo renderà noto i propri orientamenti. Il direttore è difatti una figura di fiducia del presidente, a cui compete la nomina. A questa selezione si sono presentati 23 candidati. Le loro domande sono state valutate in base alla compatibilità con le condizioni minime per poter ambire a questo posto di lavoro (comunque a tempo determinato con un contratto variabile tra i tre e i cinque anni) fondamentalmente riconducibili al titolo di studio, all’esperienza professionale (minima di cinque anni in enti pubblici, aziende pubbliche o private in un ruolo immediatamente inferiore a quello dirigenziale) e alle competenze manageriali.
La verifica di questi requisiti ha portato ad una scrematura dei candidati. Alla fine sono stati 17 quelli ammessi al colloquio con la presidente, 12 uomini e 5 donne. Candidati non solo lombardi. Tra questi non risulta alcun direttore di piccoli parchi. L’attuale direttore del Parco del Ticino è l’architetto Claudio Peja, la cui nomina risale all’insediamento del presidente Gian Piero Beltrami, nel gennaio del 2014. Beltrami era stato riletto dopo un primo mandato di quattro anni concludendo la sua “carriera“ di amministratore del Parco del Ticino con le dimissioni nel luglio dello scorso anno, dopo che lo stesso era stato nominato sindaco di Besate. G.Ch.