Soffocato dai debiti, dopo oltre dieci anni vede una luce in fondo al tunnel. Il Tribunale di Lodi ha infatti recentemente stralciato 550mila euro che gravavano sulle spalle di un ex imprenditore del settore della cartotecnica di un paese del Sud Milano, costretto a chiedere prestiti per mandare avanti l’attività e per prendersi cura della propria famiglia. Una spirale che rischiava di inghiottirlo: grazie però ai consulenti di Legge3.it, l’organizzazione che da anni aiuta privati e imprenditori a uscire dal tunnel del sovraindebitamento mettendo in pratica le procedure contenute all’interno del Codice della crisi d’impresa e dell’insolvenza, l’uomo è riuscito a ottenere la “rimozione“ del peso di oltre il 90% del debito a fronte di un piano di rientro sostenibile che prevede il pagamento di 650 euro mensili per i prossimi tre anni. La vicenda affonda le radici nel tempo: nel 2007 l’uomo e la moglie aprono una loro attività, prima in accomandita semplice, con la donna che figurava come accomandatario, poi trasformata in società qualche anno dopo, con titolare uno dei due figli avuti in affido. Parallelamente, dal 2014 al 2016 l’uomo lavorava come artigiano con ditta individuale a suo nome. L’inesperienza nel ruolo di imprenditore, però, lo porta a fare scelte sbagliate e l’attività di famiglia inizia ad accumulare debiti, fino ad arrivare alla chiusura nel 2021. La circostanza ha provocato un continuo rinvio del pagamento delle cartelle esattoriali che, accumulandosi, sono diventate un debito “monstre“. Disperato, l’uomo ha chiesto un altro prestito per poter mantenere i figli, chiedendo la cessione del quinto della pensione di reversibilità di cui beneficiava a seguito della perdita della moglie, avvenuta nel 2019. Nonostante tutto la situazione non è migliorata. "Il caso di quest’uomo è significativo e rappresenta una buona fetta di quelli che sono oggi gli indebitati in Italia. Non solo persone con difficoltà economiche e scarse entrate, ma anche ex imprenditori che hanno contratto debiti in buona fede ma per scelte sbagliate poi trasformati in cifre insostenibili, tra more e interessi sul credito", ha ribadito Gianmario Bertollo, fondatore di Legge3.it. Mario Borra
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