
Dentista
Milano, 28 giugno 2020 - Aveva fatto il suo ingresso sul mercato nel 2007, promettendo "un nuovo modo di andare dal dentista" con una ricetta a base di un "forte abbassamento dei prezzi per permettere a tutti di avere il sorriso che meritano" e l’offerta di finanziamenti per pagare a rate gli interventi. Tredici anni dopo per la catena Dental Discount, già da tempo in cattive acque, è arrivato il fallimento, dichiarato dal Tribunale di Milano. La fine della corsa per la società Etic Group, con sede in piazza Cinque Giornate, ora affidata al curatore fallimentare Serenella Di Donato. L’ultimo segnale della crisi di un modello imprenditoriale fondato sull’offerta low cost e una politica di sconti e marketing per attirare clienti in uno dei Paesi dove le cure odontoiatriche sono più costose. Quasi in contemporanea ha chiuso i battenti un’altra catena, la spagnola Dentix, che ha lasciato i clienti con interventi ancora da completare e le rate mensili del finanziamento che, ogni mese, vanno pagate. In attesa di schiarite sul futuro, sono con il fiato sospeso circa 300 dipendenti di Dentix in Italia, mentre un centinaio ha già rassegnato le dimissioni. "Lo stesso copione di Idea Sorriso", ricorda Federconsumatori, citando il fallimento delle cliniche odontoiatriche low cost che hanno lasciato centinaia di clienti con i conti da pagare.
Il meccanismo è riassunto in una nota della Commissione Albo odontoiatri dell’Ordine dei medici. "Le società fondano la loro sopravvivenza su alcuni elementi principali – si legge – prestazioni low cost che fungono da specchietto per le allodole per attirare i clienti; congrui anticipi da versare alle società prima di ricevere le cure; accensione di onerosi finanziamenti con società di credito al consumo (finanziarie), di solito per migliaia di euro. E c’è anche il sospetto che in alcuni casi la cura non sia né necessaria né appropriata. Il fallimento è spesso preceduto da un’impennata di proposte di interventi molto costosi e non sempre necessari, quasi tutti pagati in anticipo attraverso la promozione di strumenti finanziari. Così le società – conclude l’atto d’accusa della commissione – si garantiscono un’iniezione di denaro, con i debiti che ricadono sulle spalle dei pazienti ai quali, a quel punto, non resterà che vedersela con le finanziarie". Un percorso a ostacoli per cercare di riavere il denaro, strascichi in Tribunale che si dilungano per anni.
Intanto per un 44enne milanese, rappresentante delle cliniche Dentix, è scattata la denuncia per truffa dopo la segnalazione di un paziente di Bagnolo, in provincia di Reggio Emilia, rimasto senza cure e con le rate di un finanziamento da 3.500 euro che aveva contratto per pagarle. La somma di denaro è stata subito incassata dalla struttura ma le sedute dal dentista, poco dopo, si sono interrotte. Il paziente, considerata l’emergenza Covid, inizialmente non si è preoccupato per l’interruzione delle sedute. Fino a quando, terminato il lockdown, i centri non hanno più riaperto. E lui si è rivolto ai carabinieri.