Allarme dengue, Pregliasco: “Quest’estate si rischia il triplo dei contagi rispetto al 2023”

Per ora sono oltre 100 i casi segnalati in Italia ma il virologo ha sottolineato l’importanza del comportamento dei singoli: ecco cosa fare

A destra il virologo Fabrizio Pregliasco, a sinistra un esemplare di zanzara tigre, vettore della Dengue

A destra il virologo Fabrizio Pregliasco, a sinistra un esemplare di zanzara tigre, vettore della Dengue

Milano, 9 aprile 2024 – La febbre da dengue sta preoccupando sempre di più anche l’Italia: dopo i primi casi e i consigli dell’esperto, anche il virologo Fabrizio Pregliasco ha espresso le proprie opinioni riguardo alla malattia che sta interessando il Sud America. 

Per ora sono oltre 100 i casi di dengue segnalati dall'Italia nel 2024; il dato, riferito dal direttore di Oms Europa Hans Kluge, indica che il nostro Paese, in soli tre mesi, ha registrato già circa un terzo dei 280 casi importati riportati nell'intero 2023, anno in cui il nostro Paese ha avuto anche 82 contagi autoctoni.

Le parole di Pregliasco

E anche se "fare previsioni ora è delicato, perché le variabili che potranno pesare sono diverse e numerose" ma il virologo dell'università Statale di Milano Fabrizio Pregliasco calcola che "quest'anno di casi importati rischiamo di conteggiarne almeno un migliaio, più del triplo rispetto al 2023, oltre a 200-300 contagi autoctoni".

"Per adesso si tratta sicuramente di casi importati", tiene a puntualizzare l'esperto. Numeri condizionati certamente dall'epidemia record che sta vivendo il Sud America. "Ma l'effetto reale lo vedremo più avanti, più verso l'estate, durante tutto il periodo che è anche quello più turistico per l'Italia", ragiona Pregliasco. "Per allora, quando farà caldo – prospetta - sono prevedibili anche focolai di Dengue autoctona".

Cosa influisce e cosa possono fare i cittadini

"Le previsioni fatte oggi potranno avere una 'forbice' notevole perché tante sono le variabili in grado di impattare sui numeri effettivi” ha spiegato Pregliasco, che ha anche sottolineato i fattori che caratterizzeranno l’aumento della zanzara tigre: a seconda di quanto sarà calda la stagione estiva, da quanti temporali avremo, da quanti violente gli scrosci e quanto persistenti le pozzanghere.

Ma soprattutto, avverte Pregliasco, “Tutto dipenderà dalla consapevolezza dei singoli”: ognuno di noi può giocare un ruolo cruciale nel salvare l'estate italiana come il sottovaso sul balcone in una zona urbana, la vaschetta di condensa del condizionatore, lo pneumatico abbandonato a terra, il verde non sfalciato.

Sono tutti fattori determinanti sui quali tutti possiamo agire" per contenere la zanzara tigre in grado di trasmettere l'infezione. Riteniamoci in una "situazione di 'pre-occupazione' - ripete l'esperto - intesa in senso letterale, come 'occuparci prima'" che l'allerta diventi emergenza.