
L'area di via Guido Rossa
Box di via Guido Rossa è terminata la demolizione, ora parte la costruzione della nuova sede della Croce Viola. L’area era diventata il villaggio dei disperati. Una struttura sotterranea con 100 box trasformati in parte in monolocali abusivi. Dopo diversi sgombri e dopo 30 anni di degrado finalmente comincia la rinascita del quartiere. Si tratta di un’area sotterranea realizzata in via Guido Rossa di fianco al liceo Calvino. Erano stati realizzati circa cinquanta garage e altrettanti dovevano essere realizzati, ma di questi erano rimaste solo le fondamenta. Fallita la società costruttrice molti di questi posti auto sotterranei erano stati già venduti, ma l’area è rimasta abbandonata per decenni. Dotati in alcuni casi di porte basculanti montate, sono stati occupati da senzatetto che li avevano arredati con materiali di fortuna trasformandoli in monolocali abusivi.
Dopo i primi sgomberi risalenti a dieci anni fa l’area è stata ripetutamente sgomberata e blindata e più volte violata e rioccupata fino a quando l’amministrazione comunale ha iniziato nei mesi scorsi l’opera di demolizione. Sulle ceneri della città fantasma di via Guido Rossa verranno costituite la Casa e l’ospedale di comunità, un progetto approvato dalla Regione Lombardia e finanziato con il Pnrr. All’interno di quest’area sarà realizzata anche la nuova sede della Croce Viola. Un punto di riferimento dove i cittadini potranno trovare aiuto in caso di problemi di salute.
"Siamo orgogliosi di vedere completamente demolita l’area dei box interrati, un ecomostro che per anni ha portato solo degrado e incuria. Il progetto della Casa e dell’ospedale di comunità, così come la futura sede della Croce Viola, assicura un concreto potenziamento delle prestazioni sanitarie disponibili sul territorio - spiega il sindaco Gianni Ferretti -. Allo stesso tempo consentiranno rigenerazione urbana e sociale. In particolare all’interno della Casa di comunità sarà presente anche un team multidisciplinare di medici, pediatri, specialisti, infermieri e assistenti sociali. L’ospedale di comunità offrirà invece ricoveri brevi per pazienti con necessità di interventi a media-bassa intensità clinica. Vi saranno dai 20 ai 40 posti letto disponibili. La struttura sarà anche sede della centrale operativa territoriale con attività di telemedicina e medicina digitale".