"Fratelli universali. Questo è il compito che come uomini di fede abbiamo dentro la storia, anche qui a Milano, proprio in questo periodo": l’arcivescovo di Milano, Mario Delpini, scrive ai fedeli e ai responsabili delle 150 comunità musulmane presenti in città e nel territorio della Diocesi ai quali rivolge gli auguri per la festa di ‘Id al-Fitr. Un messaggio atteso, come ogni anno, che arriva però in un momento complicato a livello internazionale e locale: "La pace è insidiata da guerre che sentiamo vicine e la violenza si insinua come un tentatore anche nei rapporti più quotidiani e familiari – scrive l’arcivescovo –: è compito delle religioni aiutare a discernere il bene e a metterlo in pratica con le opere, con la preghiera e con la fatica del lavoro interiore, per edificare la cultura dell’incontro e della pace".
Alle spalle anche giornate di polemiche - dalla chiusura straordinaria “per Ramadan“ della scuola di Pioltello fino alla festa ospitata dall’oratorio di Renate - che Delpini e i sacerdoti della Diocesi hanno sempre rigettato, bollandole come "inutili crociate" e incoraggiando il dialogo.
L’arcivescovo di Milano ricorda il calendario, che anche quest’anno unisce e non divide. La sua lettera è stata firmata il 31 marzo, domenica di Pasqua, e la Quaresima è coincisa in buona parte col mese del digiuno islamico, che sarà interrotto tra martedì 9 e mercoledì 10 aprile: "Una circostanza temporale che è molto più di una semplice coincidenza – sottolinea l’arcivescovo –. Ci siamo allenati insieme a rimettere al centro della storia Dio, ricordandoci che quando l’uomo estromette Dio dalla sua vita finisce per adorare le cose terrene, e che la vera religiosità è quella che adora Dio e ama il prossimo", scrive ancora Delpini ai fratelli e alle sorelle musulmane. Cita, per farle sue, le parole di papa Francesco: "In questo tempo di conflitti, le religioni ’siano albe di pace, semi di rinascita tra devastazioni di morte, echi di dialogo che risuonano instancabilmente, vie di incontro e di riconciliazione per arrivare anche là, dove i tentativi delle mediazioni ufficiali sembrano non sortire effetti’".
"Sono sicuro che gli incontri vissuti nelle terre ambrosiane tra le comunità cristiane e le comunità musulmane, generati proprio dal tempo di Quaresima e di Ramadan, ci hanno fatto crescere in questa esperienza di dialogo, che è prima di tutto un percorso spirituale, un cammino di conversione a Dio. Rendiamo grazie a Dio per questo cammino".
Nei prossimi giorni saranno i parroci a recarsi nei centri islamici vicini alle loro comunità per consegnare il messaggio di Delpini: "Un gesto di vicinanza e apertura al dialogo che continua da oltre vent’anni", sottolineano dalla diocesi di Milano.