Delitto di Cesano Boscone, il nipote omicida davanti al giudice: “Iannetti deve rimanere in carcere”

Oggi l’interrogatorio del giovane a San Vittore. Le prime ammissioni e i punti da chiarire sulla dinamica: le indagini puntano sui rapporti familiari

Roberto Parisi, accoltellato a morte dal nipote

Roberto Parisi, accoltellato a morte dal nipote

Milano – Antonio Iannetti comparirà questa mattina davanti al gip di Milano Tommaso Perna, che dovrà esprimersi sulla convalida del fermo e sulla custodia cautelare in carcere chiesta dal pm Bianca Baj Macario. L’interrogatorio si terrà nel carcere di San Vittore, dove il 28enne che ha ucciso a coltellate lo zio a Cesano Boscone è detenuto da quando è scattato il fermo, nella notte tra lunedì e martedì, dopo che l’uomo si è costituito ai carabinieri.

La vittima, Roberto Parisi, 41 anni, abitava a Sedriano, in provincia di Milano e aveva un piccolo precedente che risale a parecchi anni fa. Anche il nipote, che vive a Buccinasco, ha precedenti, per lesioni. L’aggressione è avvenuta poco dopo la mezzanotte di lunedì al quartiere Tessera di Cesano Boscone. Il 28enne, reo confesso, al culmine della lite avrebbe colpito lo zio con sette coltellate. L’arma, un coltello a serramanico, è stata trovata dai carabinieri della compagnia di Corsico in un’area verde nei pressi della strada dove è avvenuto il delitto, in via Don Sturzo, e dove i due si erano trovati per l’ennesimo "chiarimento", in un clima di rapporti tesi a causa della relazione che il 41enne aveva allacciato con una ex fidanzata del nipote.

Assistito dall’avvocato Marco Bressani, Iannetti oggi potrà rispondere alle domande del gip per fornire la sua versione sull’omicidio. Ammissioni sulle sue responsabilità già verbalizzate lunedì, nel primo interrogatorio durato circa un’ora davanti alla pm Baj Macario. Zio e nipote si erano dati appuntamento per chiarire la questione che andava avanti ormai da otto mesi, in un’area poco frequentata di Cesano Boscone. In macchina è iniziata la lite, poi Antonio Iannetti ha estratto il coltello a serramanico dalla tasca e ha colpito lo zio. Due coltellate al collo, altre due al torace. E infine tre al braccio sinistro. La vittima ha cercato di ripararsi, di difendersi dalle pugnalate del nipote. I passanti che poco prima di mezzanotte, tra lunedì e martedì, transitavano vicino al centro commerciale, nel quartiere popolare Tessera, hanno visto l’uomo riverso sull’asfalto in un lago di sangue, accasciato davanti alla sua macchina parcheggiata di fianco al parco, in via Don Sturzo.

Iannetti ha poi cercato di disfarsi dell’arma, lanciandola in un prato. Ha chiamato la ex fidanzata, le ha detto quello che aveva appena fatto e poi è andato nella caserma dei carabinieri di Corsico, dove è scattato il fermo.

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