"Degrado e pericolo per la salute" Case ex Genia, intervenite subito

È partita con una mappatura delle “magagne” l’attività del comitato che raggruppa 200 famiglie di inquilini. Gli immobili, dopo il fallimento della municipalizzata, sono in un limbo: poca manutenzione, tanti problemi

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di Alessandra Zanardi

Grondaie ostruite, infiltrazioni d’acqua e la (presunta) presenza di amianto sul tetto di uno dei palazzi, una questione che necessita di essere verificata e approfondita. È partita con una mappatura delle magagne l’attività del comitato che raggruppa gli inquilini delle case ex Genia, in totale 200 famiglie residenti ai civici 15, 17 e 21 di via Repubblica. Si tratta degli immobili un tempo in capo alla società municipalizzata di San Giuliano, col fallimento della quale (nel 2015) palazzi e unità abitative si sono ritrovati come in un limbo. Manutenzioni che vengono eseguite col contagocce e canoni di affitto non adeguati alle mutate condizioni delle famiglie sono solo alcuni dei problemi lamentati dai residenti; su tutto aleggia la paura che le case possano essere vendute per assorbire liquidità e soddisfare i creditori di Genia.

Da qui la nascita del comitato che, come spiega il presidente Valter Serafin in una lettera alla curatela dell’ex società in house e al sindaco di San Giuliano Marco Segala, si propone di tutelare le case da una possibile alienazione e di promuovere interventi capillari nella manutenzione ordinaria e straordinaria degli stabili "che presentano condizioni di degrado e pericolo per la salute pubblica". A questo proposito, è in fase di stesura un cahiers de doléances con l’elenco delle situazioni, sulle quali urge intervenire. "Tra queste c’è l’ipotizzata presenza di amianto sul tetto del civico 17, una situazione che abbiamo segnalato anche ad Ats per le valutazioni del caso", spiega Serafin.

Il sodalizio punta inoltre ad attivare un dialogo con Comune e curatela per "regolamentare le assegnazioni delle case in modo da evitare da una parte le occupazioni abusive - entra nel dettaglio il presidente -, dall’altra che gli appartamenti rimangano vuoti, senza essere più riassegnati, in una città come San Giuliano, dove sono numerose le famiglie in attesa di alloggi a costi calmierati".

Al liquidatore di Genia e al Comune si chiedono "garanzie per il futuro e gli interventi necessari a mantenere il decoro degli stabili, com’è stato fatto per gli edifici scolastici (a loro volta in capo a Genia, nda). Come le scuole, anche le case devono essere considerate beni comuni perché assolvono a uno stato di necessità. Saremo irremovibili sul mantenimento di questi beni all’interno del patrimonio pubblico".

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