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Donna decapitata in via Amadeo: condanna a 30 anni alla trans

Il pm Elio Ramondini aveva chiesto l'ergastolo per il transessuale ecuadoregno di appena 22 anni. Un testimone aveva visto tutto dalla finestra: il volo della testa mozzata giù dalla finestra

Il condominio di via Amadeo dove una donna fu decapitata da un trans, condannato a 30 anni

Milano, 7 aprile 2016 - Uccise a coltellate una donna, decapitandola e gettandone la testa fuori dalla finestra. Il macabro delitto di via Amadeo fu perpetrato da  Carlos Julio Torres Velesaca, transessuale 22enne ora condannato a 30 anni di carcere. La vittima si chiamava Antonietta Gisonna, 52 anni, e i due si erano conosciuti appena tre giorni prima tramite un cliente del trans. Un testimone aveva visto tutto l'orrore dalla finestra. La condanna è stata decisa dal gup Cristina di Censo che nel processo con rito abbreviato ha respinto la richiesta dell'ergastolo avanzata dal pm Elio Ramondini così' come l'istanza di perizia psichiatrica, proposta dall'avvocato Mirko Mazzali, per accertare la capacità di intendere e volere dell'omicida al momento del fatto. Il trans, quando all'indomani del delitto venne arrestato, aveva raccontato al pm Ramondini di aver «trascorso due giorni a bere e ad assumere cocaina», di aver poi «litigato» con la donna «mentre parlavamo di morti e di cadaveri», e di averla quindi «colpita». L'ecuadoriano ha aggiunto di aver agito «in preda a un delirio», e di non ricordare alcune fasi dell'aggressione.