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Milano, ha un credito con un ragazzo e minaccia di distruggere il negozio della madre: arrestato

È stato arrestato per estorsione Luca E.: grazie al gioco d’azzardo aveva accumulato 138 mila euro di credito con il giovane

L'operazione è stata eseguita dalla Squadra mobile di Milano (foto di repertorio)

Aveva un credito con un ragazzo legato al gioco d’azzardo e ha minacciato di distruggere il negozio di sua madre se non avesse saldato. Per questo un uomo di 39 anni di Milano, Luca E., è stato arrestato in flagranza per estorsione.

Il trentanovenne vantata un credito di circa 138 mila euro con il giovane e ha costretto la mamma, attraverso una scrittura privata, a ripagare tutto in nove rate mensili da 13 mila euro, con un anticipo di 20 mila euro. Lei, disperata, ha denunciato tutto e da lì sono iniziate le indagini della Squadra mobile, coordinate dal pubblico ministero Paolo Storari.

Gli investigatori hanno scoperto che il debito era stato contratto dopo che il figlio della donna non era stato più in grado di onorare gli importi delle scommesse vinte dal 39enne. Quest'ultimo ha iniziato a richiedere quanto gli spettava in maniera sempre più insistente fino a minacciare di farlo sequestrare.

Lo scorso giovedì i poliziotti della quinta sezione della Mobile, diretti da Marco Calì e guidati da Francesco Federico, hanno organizzato una consegna “controllata” di una rata. Dopo lo scambio del denaro, sostituito da banconote false, il 39enne è stato arrestato.

Nell'udienza di convalida davanti alla gudice per le indagini preliminari di Milano Rossana Mongiardo Luca E., difeso dall'avvocato Francesco Montali, ha negato di aver mai minacciato la donna con la quale “raggiungeva una transazione” in cui gli era stato promesso di vedersi saldato il credito da 138 mila euro.

"La versione dei fatti resa dall'indagato – sottolinea la giudice nell'ordinanza di custodia cautelare in carcere – appare, allo stato, priva di ogni riscontro, e soprattutto smentita dal contenuto delle intercettazioni (da cui si evince al complessiva condotta da lui posta in essere e, soprattutto, le gravi minacce finalizzate ad ottenere un ingiusto profitto)".