
Una volante della polizia (foto d'archivio)
Si sono stesi in due sopra il cofano e il tetto di una Volante parcheggiata e rimasta vuota, mentre il terzo riprendeva la scena con il cellulare, pronto a postare il video sui social.
Però è finita in tutt’altro modo, perché i poliziotti tornati alla vettura di servizio dopo un intervento hanno interrotto lo spettacolo sul più bello. E siccome uno dei ragazzi aveva anche tirato fuori dalla tasca un mazzo di chiavi e con quelle lasciato profondi solchi sulle fiancate dell’auto, tutti e tre sono anche stati arrestati in flagranza per danneggiamento aggravato della vettura. Hanno passato la notte nella camera di sicurezza della questura.
E’ successo qualche sera nella zona della movida milanese nei pressi di piazza Gae Aulenti. Intorno a mezzanotte la Volante della polizia si era fermata in via Fratelli Castiglioni, ai piedi della scalinata che porta nella piazza, dovendo l’equipaggio intervenire per un’aggressione a un cittadino straniero. Per il tempo necessario l’auto blu è rimasta perciò vuota e incustodita, ambita preda del terzetto di ventenni italo-filippini che si aggirava da quelle parti.
A uno di loro dev’essere venuta l’idea della bravata e tutti insieme si sono dati da fare. I primi due stendendosi come dominatori su cofano e tetto dell’auto, il terzo riprendendo il tutto con il telefonino e già pregustando il successo del video una volta “postato“ su tutti i social possibili. Tuttavia a interrompere l’emozione delle riprese è sopraggiunto, di lì a qualche minuto, l’equipaggio della vettura appena ridisceso da piazza Aulenti. I tre ventenni non devono aver pensato nemmeno per un attimo alla possibilità di una fuga, forse anzi devono aver cullato l’illusione di riuscire a “postare“ il video con dentro pure gli uomini in divisa. In realtà è finita male per loro. Bloccati con ancora in mano le chiavi con cui avevano prodotto gli strisci profondi alle fiancate dell’auto di servizio, sono stati ammanettati tutti e tre e portati in questura per le formalità di rito prima di finire in camera di sicurezza per la notte. I tre spacconi - 21,22 e 25 anni - arrestati in flagrante, la mattina dopo sono finiti davanti al tribunale per l’udienza.
E il giudice delle direttissime ha infine convalidato l’arresto anche se, essendo il terzetto del tutto incensurato, ha pure ordinato la scarcerazione dei tre in vista del processo. Ha disposto per loro il semplice obbligo di firma, ma se non si presenteranno in caserma nei giorni e all’ora stabilita rischiano di finire a San Vittore.
M.Cons.