
Hanno un’età compresa tra i 24 e i 36 anni e alle spalle, prima dell’ingresso in seminario, diversi percorsi formativi e professionali. Sono 16 i futuri sacerdoti ambrosiani, candidati all’ordinazione presbiterale in programma l’8 giugno 2024, che ieri sono stati ordinati diaconi dall’arcivescovo di Milano, monsignor Mario Delpini, durante la cerimonia nel Duomo di Milano. Tra i cosiddetti diaconi “transeunti” i laureati sono sette, ma c’è anche chi ha scelto di intraprendere il cammino per diventare prete appena terminate le scuole superiori.
Tra i prossimi diaconi c’è anche chi ha fatto esperienze missionarie significative per maturare la propria vocazione in Perù o in Giappone e chi ha praticato sport di squadra a livello agonistico, come il legnanese Gioele Asquini, che per tanti anni ha giocato a basket nella Kolbe. Ai 16 futuri sacerdoti ambrosiani (provengono dalle zone di Rho, Varese, Milano, Monza e Melegnano) se ne aggiungono sei appartenenti al Pontificio Istituto delle Missioni Estere, il Pime: due originari della Guinea Bissau, altrettanti del Camerun, uno della Costa d’Avorio e un indiano. Nella celebrazione solenne dell’Ordinazione diaconale, conferita per l’imposizione delle sue mani e la preghiera, monsignor Delpini ha lanciato un messaggio, invitando all’impegno per "non permettere che la civiltà che abitiamo soffra del vuoto e della disperazione". Un invito a essere "testimoni di gioia nella civiltà delle apparenze". Come da tradizione la classe di seminaristi ha scelto un motto e un’immagine che accompagneranno il loro ministero: “Siete miei amici” , un versetto tratto dal Vangelo di Giovanni. Per l’immagine è stata individuata l’opera dell’artista contemporaneo Nicola Villa, “Dedicazione della Chiesa e dell’altare”.
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