Dalla Centrale ai locali della movida Il piano sicurezza con più poliziotti

Riunione tra il ministro dell’Interno Piantedosi e il sindaco Sala: non emergenze, ma problemi da affrontare. Giro di vite sugli esercizi commerciali fuorilegge: "Subito chiusure per spaccio o inquinamento acustico"

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di Nicola Palma

Il presidio delle aree che ruotano attorno ai grandi scali ferroviari. La riforma della polizia locale, con più autonomia a chi governa gli enti locali. Riflettori puntati sulla movida e su tutto ciò che si porta dietro: dallo spaccio alla penetrazione della criminalità organizzata nella gestione delle attività commerciali. Senza dimenticare le baby gang, le occupazioni abusive e i minori non accompagnati. Con una pre-condizione necessaria: l’aumento degli organici per rendere più visibile la presenza delle forze dell’ordine. I macro-temi del piano sicurezza per Milano sono stati messi sul tavolo ieri mattina nel corso di un vertice nella Capitale tra il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, il sindaco Giuseppe Sala e i primi cittadini di Roma e Napoli Roberto Gualtieri e Gaetano Manfredi.

Una riunione arrivata a poco più di un mese dal Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica del 5 novembre a Palazzo Diotti, durante il quale il titolare del Viminale aveva preannunciato altri faccia a faccia ravvicinati sulle grandi città. "È stato un primo incontro molto proficuo per cominciare a creare questo forum delle aree metropolitane – ha chiarito Piantedosi –. Ci sono tratti comuni ed esperienze positive nel modo di fronteggiare le problematiche della sicurezza urbana e della criminalità: oggi parte un lavoro che avrà uno sviluppo nei prossimi mesi". "È molto corretto non ignorare i problemi – ha aggiunto Sala – e anzi gestire insieme le difficoltà comuni: è sciocco parlare di emergenze, ma bisogna affrontare i problemi e noi lo stiamo facendo". Si parte dalle stazioni: "Sono al primo posto – ha detto Piantedosi – degli ambiti valutati come oggetto di attenzione e considerazione condivisa delle esperienze fatte nelle tre città, nel senso di servizi che riescono a collegare le risorse disponibili e le azioni più incisive per aggredire quei fenomeni che nelle stazioni delle grandi città sono sotto gli occhi di tutti". All’ombra della Madonnina, le criticità più evidenti riguardano la Centrale: dai bivacchi dei migranti in piazza Duca d’Aosta ai predoni che colpiscono tra piazza IV Novembre e i mezzanini della fermata del metrò. E proprio sul concetto di mobilità delle persone, in una città che ha registrato un vero e proprio boom di turisti nel 2022, che si è concentrato Sala per scattare una fotografia dell’esistente: "A Milano sono cambiati i reati sentiti dai cittadini: prima c’era attenzione al furto in casa, oggi invece c’è più paura per la criminalità in strada, che crea insicurezza. Milano è una città che si muove tanto: abbiamo cinque metropolitane e i cittadini sono attenti che con tutto questo muoversi non ci siano problemi".

Milano è anche una città che vive di notte, specie in alcuni quartieri come Navigli, Arco della Pace, Brera e corso Como: "La movida – ha aggiunto il sindaco – va gestita con l’insieme di due fattori: il controllo di tanti che stanno per strada e che creano disturbo, ma anche l’attenzione a chi gestisce i locali". E, "quando dopo i controlli emergono all’interno dei locali situazioni di spaccio o problemi di inquinamento acustico, vanno fatte chiusure e revocate le licenze", con l’attivazione di appositi "strumenti giuridici". Così come "va verificato che non ci siano infiltrazioni mafiose nei locali". Ovviamente, tanto passa dall’ulteriore potenziamento delle divise in campo: "Ci siamo focalizzati – ha spiegato Piantedosi – sul trend statistico di incremento delle risorse che vengono destinate alle tre città. Un trend di cui i sindaci ancora non sono soddisfatti, perché sconta un turnover e viene da anni di decrescita". D’altro canto, il sindaco ha sì "chiesto di più", ma ha pure riconosciuto che "un passo è stato fatto": "Il capo della Polizia ci ha sottolineato che a dicembre arriverà altro personale e che il saldo netto su Milano è di più di 100 agenti, che è qualcosa di significativo".

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