
Toccata e fuga da palestre (con bottino). Richiedevano gli ingressi giornalieri agli impianti e si registravano con documenti falsi. Una volta negli spogliatoi, poi, derubavano i clienti degli oggetti di valore. Così due romeni di 29 e 28 anni, catturati in Romania con un mandato d’arresto europeo ed estradati in Italia, sono riusciti a impossessarsi di un Rolex Daytona da 27mila euro a Milano e di altri preziosi in una palestra di Treviso.
La prima denuncia risale allo scorso 17 ottobre, quando i due si presentarono presso una palestra in via Galvani, nel capoluogo lombardo, spiegando di voler fare "una giornata di prova" ed esibendo false identità. Entrando alle 9.30 ed uscendo circa quattro ore più tardi, avrebbero dunque avuto il tempo di osservare la vittima mentre riponeva i propri beni in un armadietto con il lucchetto. Soltanto dopo avere svolto "un’apparente seduta di allenamento" per "passare inosservati", forzaromno la chiusura e si impossessarono dell’orologio di lusso e di 200 euro in contanti.
Come riportato nell’ordinanza di custodia cautelare in carcere firmata dal gip Guido Salvini, un furto analogo avvenne poi l’8 novembre 2022 in una palestra a Treviso, dove con le stesse modalità furono rubati un orologio da 7mila euro, una fede nuziale e 100 euro in contanti. Anche in quel caso due giovani erano entrati con l’ingresso giornaliero e avevano presentato gli stessi documenti.
Con un "altissimo rischio" che gli indagati "intimidiscano" i testimoni, oltre al "concreto e attuale pericolo di fuga" e a quello che "commettano altri gravi delitti", il gip ha disposto la misura cautelare in carcere, sottolineando il "carattere professionale, organizzato e collaudato nei minimi dettagli" con cui i furti sono stati commessi. Entrambi dovranno rispondere di furto pluriaggravato e fabbricazione di documenti falsi.
Lo scorso febbraio, visti i gravi indizi e il concreto pericolo di fuga, la procura emetteva nei loro confronti un’ordine di fermo. Ma i due lasciavano improvvisamente il Paese spostandosi in Francia nella zona di Cannes.L’arresto avvenne poi successivamente in Romania, le cui autorità hanno di recente accolto la richiesta di estradizione avanzata dall’Italia.
M.Cons.