SIMONA BALLATORE
Cronaca

Prof di lettere e mamma, di corsa fra aula e Dad. Missione: non uno di meno

Il diario di Noemi Morrone, prof di lettere alle medie Puecher e mamma: "Connessioni ballerine, sperimentiamo nuove forme e teniamo uniti i ragazzi"

Noemi Morrone

Milano, 9 novembre 2020 - Metà lezioni in presenza, metà a distanza, pronti a connettersi ovunque, a risolvere i problemi tecnici e a darsi una mano tra colleghi per raggiungere i veri obiettivi: "Salvare la scuola, non lasciare solo nessuno". È la sfida quotidiana di Noemi Morrone, prof di lettere alle medie Puecher, del comprensivo Rinnovata Pizzigoni, e mamma.

Dopo l’ultimo Dpcm, che in “zona rossa” prevede lezioni in presenza solo fino alla prima media, ha dovuto rivoluzionare il “piano”, giorno per giorno. "Finiremo sui libri di storia", ripete ai colleghi. Venerdì all’alba è corsa a scuola: aiuta la preside ed è referente Covid nella gestione delle quarantene. È rientrata prima delle 8 per accompagnare il figlio di quinta elementare a scuola ed è corsa a casa alle 8.30 per la sua prima lezione a distanza in didattica digitale integrata per la seconda. Se si connettono tutti da scuola in contemporanea la rete non regge. Uno ad uno gli alunni entrano su Google classroom, un compagno che si è appena trasferito è in diretta da Manchester. Se qualcuno manca viene chiamato di persona e seguito, ma stanno partecipando tutti: hanno voglia di fare scuola (giovedì erano tristissimi di non poter tornare in aula) e la “dad” ha tranquillizzato alcune famiglie.

"Le procedure sono cambiate rispetto all’anno scorso e ci hanno preso tempo - racconta la prof -. Abbiamo lavorato insieme per 80 minuti, due tempi scuola da 40 minuti l’uno e ho lasciato loro del lavoro in autonomia". Lezione terminata, parte la telefonata al collega di educazione fisica, chiamato a un’altra acrobazia: prime due ore in presenza con la prima, quattro ore a distanza, due con una terza e due con una seconda. E in palestra la connessione è ballerina. La prof Morrone ha formato la classe appoggiandosi sulla sua linea e hanno creato una lezione su “Meet”: "I ragazzi hanno bisogno di muoversi". E vai di addominali in tutte le case, con il telefonino davanti per verificare la correttezza degli esercizi. Oggi nuova maratona: "Preparerò il bambino, ma non per la didattica in presenza: ho appena saputo che la sua classe sarà in quarantena per 15 giorni. Poi mi preparerò alla mia di lezione a distanza". Geografia. "Dal momento che non possiamo viaggiare ho pensato di creare un specie di agenzia viaggi virtuale in cui con un determinato budget creiamo viaggi virtuali. Curati in ogni particolare. Dal trasporto all’alloggio, dai cibi e bevande al tempo libero e alle attività culturali". Finita la lezione si torna a scuola per fare assistenza in mensa ai ragazzi di prima. "Per fortuna sono rimasti in presenza almeno loro, già sono stati traumatizzati lo scorso anno - ricorda Morrone -. Sono felicissimi di esserci e molto attenti: sanno che dobbiamo tenere aperta la scuola". Pomeriggio laboratorio. "Stiamo lavorando alla creazione di un piccolo film".