
In quelle stanze ci sono passati, tra gli altri, Vasco Rossi, Robert Palmer e i Depeche Mode. Erano i gloriosi tempi dei Morning Studios di via Quintiliano 40, avveniristico quartier generale della casa discografica Cgd Sugar inaugurato nel giugno 1974. Quindici anni dopo, però, l’etichetta venne acquistata dalla Warner e all’improvviso quella sede divenne troppo onerosa da mantenere; così nel 1998, alla scadenza dell’ultimo contratto d’affitto, lo stabile finì irrimediabilmente nel dimenticatoio, sprofondando pian piano nel degrado.
Da tempo, il palazzo in zona Mecenate è diventato rifugio di sbandati, senzatetto e spacciatori, come più volte denunciato in passato dai residenti. E la notte scorsa proprio lì è scoppiato un incendio di quasi certa origine dolosa: il fuoco, stando alle prime informazioni, è stato innescato in più punti; il che lascia pensare alla mano di qualcuno, con una pista ancora tutta da percorrere che porta a una faida tra gruppi rivali di inquilini forse legata allo spaccio o ad altri traffici illeciti. Sta di fatto che il rogo è divampato attorno alle 23, generando diverse chiamate allarmate al 112 e una colonna di fumo visibile anche a chilometri di distanza. Provvidenziale l’intervento dei vigili del fuoco, che hanno salvato tre clochard che non si erano accorti di quanto stava accadendo e che rischiavano di rimanere intrappolati all’interno dell’edificio abbandonato di quattro piani.
Dopo aver circoscritto l’incendio in una prima fase (le operazioni si sono concluse alle 4.20), i pompieri hanno ispezionato l’intera struttura per accertarsi che non ci fossero altre persone all’interno: per fortuna, i controlli hanno dato esito negativo; e alla fine il confortante bilancio parla di zero feriti e zero intossicati. In via Quintiliano 40 sono arrivati anche i carabinieri del Radiomobile e della Compagnia Monforte, che hanno subito avviato le indagini per chiarire la dinamica dell’accaduto e individuare eventuali responsabilità.