LAURA LANA
Cronaca

Da discarica a oasi tra due città. Festa per i 20 anni di viale Bagatti

Paderno, la riqualificazione riportò l’area all’antico disegno architettonico, con la villa di Varedo sullo sfondo "Tutti si mobilitarono per quel risultato, e da qui cominciò il percorso del Grugnotorto", ricorda Damiano Ricci.

Da discarica a oasi tra due città. Festa per i 20 anni di viale Bagatti

Da discarica a oasi tra due città. Festa per i 20 anni di viale Bagatti

Da discarica e luogo abbandonato a oasi verde che collega due città: Paderno Dugnano, con il quartiere di Palazzolo, e Varedo con la sua villa storica sullo sfondo. Ieri istituzioni e associazioni hanno festeggiato i vent’anni di viale Bagatti e della sua riqualificazione, che lo riportò all’antico disegno architettonico e che segnò una stagione ambientale – e ambientalista – unica per il territorio.

"Da Legambiente negli anni ‘90 arrivarono le prime pulizie e un’opera di sensibilizzazione della gente – racconta Damiano Ricci dell’associazione Amici di Villa Bagatti –. Si iniziò a incalzare le amministrazioni per questo progetto di recupero del viale. Il Comune capì l’importanza e l’esigenza di rimettere a nuovo questo punto di vista storico e ambientale e oggi questo spazio è frequentato da tantissime persone, ciclisti, famiglie, sportivi". La onlus negli anni ha poi creato momenti per valorizzare l’area, ha gestito la rotonda, dedicandola all’amicizia, con l’aiuola e la fontana. "Nel 2004 ci fu l’inaugurazione del viale restaurato che arrivava da un decennio di preparazione in cui tutti si mobilitarono per questo risultato – continua Ricci –. Da qui è cominciato il percorso del Parco Grugnotorto poi ampliato e diventato Gubrià. Qui sono stati messi i semi ed è stato avviato un piano di recupero della storia del territorio, come il viale dei gelsi e la valle dei mulini del Seveso, dove si svilupparono i primi borghi della città". Un recupero idraulico, storico e ambientale. "Fu un periodo in cui tutti avevano una visione d’insieme del territorio che doveva portare un’eccellenza. L’oasi dei gelsi fu un esperimento collettivo: il Comune comprava terreni, le scuole piantavano e oggi chi ha 30 anni ricorda quelle iniziative".

Ora bisogna capire il futuro. "C’è bisogno di individuare risorse e progetti per il rifacimento del camminamento ciclopedonale, che quando piove diventa inagibile, ed eliminare i ceppi con un censimento delle piante morte per sostituirle. Qui ci sono due corsi d’acqua, il Seveso e il canale Villoresi, due ciclopedonali, una che viaggia dall’Adda al Ticino. È una situazione unica da valorizzare". Una strada verde da percorrere, dicono i sindaci di Paderno e Varedo, Ezio Casati e Filippo Vergani. "Dove c’era una discarica è nato un patrimonio di due comunità, un binocolo che da Villa Bagatti va al Comune di Paderno Dugnano. Un luogo abbandonato, che è stato riqualificato, trovando il rispetto di chi lo frequenta".