MONICA AUTUNNO
Cronaca

Da centro termale a casa di cura. La rinascita dell’ex Serbelloni

Presentati a Gorgonzola i progetti per il recupero dell’antico ospedale abbandonato da decenni. Idee elaborate dagli studenti del Politecnico. "Sono tutte splendide opportunità, ora servono soldi".

Sono stati esposti nella cappella dell’antico “ospitale” del Moraglia gli elaborati realizzati a gruppi da una quarantina di studenti del Politecnico di Milano

Sono stati esposti nella cappella dell’antico “ospitale” del Moraglia gli elaborati realizzati a gruppi da una quarantina di studenti del Politecnico di Milano

Il futuro possibile del vecchio ospedale Serbelloni? Un complesso termale, già battezzato Architerme, in contesto storico e a due passi dal naviglio Martesana. O un centro di ricerca medica avanzato, nel rispetto di quella che fu, ed è, la vocazione dello storico edificio ottocentesco. Una struttura per il benessere della persona e l’assistenza multietà. O ancora, una struttura-palcoscenico per il protagonismo giovanile, con balconate interne e arredi multicolore. Carte, planimetrie, rendering, ipotesi di costo. Tutto tracciato, tutto scritto. Una carrellata affascinante di ipotesi e sogni. E un appello corale: "Il grande vecchio aspetta. Si trovino i fondi".

Sono stati esposti nella cappella dell’antico “ospitale” del Moraglia gli elaborati realizzati a gruppi da una quarantina di studenti del laboratorio per la Conservazione delle architetture complesse dell’Auic (scuola di Architettura, Urbanistica e Ingegneria delle Costruzioni) del Politecnico di Milano, nell’ambito di una partnership con il comune, con Asst Melegnano Martesana e con la partecipazione dell’associazione culturale Concordiola, da anni nume tutelare dell’edificio. Alla mostra un gruppo degli studenti progettisti, i docenti Maria Cristina Giambruno e Franco Guzzetti, sindaca e Amministrazione, la direttrice di presidio Daniela Invernizzi, storici e esponenti di associazioni, tanti cittadini. Innamorati del "grande vecchio" a rischio rovina. L’ospedale che fu voluto dal Serbelloni e finanziato con lascito di benefattori, esempio rivoluzionario, per l’epoca, di architettura sanitaria sposata alle linee e all’appeal dei palazzi nobiliari milanesi. "Un grande, maestoso vecchio addormentato - così l’assessore all’Educazione Mariacristina Gioia - che continua a parlarci e chiede ascolto".

Creatività giovane e lavoro rigoroso dietro gli elaborati dei ragazzi freschi di laurea triennale. "Prima di progettare - così Antonio Perrone, a Gorgonzola con i compagni Ipek Yazir e Angelica Benotti - abbiamo ricevuto solide basi dai nostri docenti. Abbiamo conosciuto l’edificio e la sua storia; ma prima ancora acquisito un modo di osservare". E poi, la passione. "Siamo giovani. Ci piace fare qualche cosa di più, mostrare altro, magari eccedere. In questi lavori abbiamo messo la nostra fantasia. Noi, per esempio, abbiamo pensato alle terme: sono un luogo deputato al benessere. In una zona che con l’acqua ha molto a che fare". Filo rosso di tavola in tavola: la conservazione, il rispetto. "Ragazzi eccellenti", così la docente Giambruno.