Da Bollate all’Irlanda per parlare dell’antimafia

Trentennale delle stragi: Silvia Gissi, presidente dell’associazione Peppino Impastato, e Adrana Castelli, invitata dall’ambasciata italiana

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di Davide Falco

Partirà da Bollate verso l’ Irlanda per parlare dell’antimafia. È questo l’importante compito proposto a Silvia Gissi, 44enne bollatese. Lei è presidente dell’associazione antimafia Peppino Impastato e Adriana Castelli, fondata da dieci persone nel 2018.

Perché ha scelto di partecipare attivamente a temi molto delicati?

"Tutto è iniziato nel 2017. Ero a un intervento di Salvatore Borsellino, fratello di Paolo, in una scuola di Rho. Sono rimasta affascinata e anche colpita dal suo entusiasmo nel raccontare eventi e cronache di una storia che fino ad allora avevo solo letto o ascoltato da terze persone. Avevo lui davanti il simbolo della ricerca della verità e della giustizia. Al termine del suo discorso ho provato le stesse emozioni che provava lui; rabbia, rammarico, malinconia".

Poi ?

"Ho deciso di fondare l’associazione insieme a un gruppo di conoscenti, e da tre anni ne sono presidente".

Ha poi conosciuto Salvatore Borsellino e l’ha ascoltata? "Si, abbiamo organizzato diversi eventi per parlare soprattutto ai ragazzi dei temi della mafia". Ora è arrivato un invito dall’ambasciatore italiano in Irlanda.

"Si, sono stata contattata dalla presidente del Comites Emiliana Capurro che mi ha chiesto di poter parlare di questi argomenti in occasione del trentennale delle stragi anche agli italiani che vivono lontani dal loro Paese. Insieme a me ci sarà il regista e conduttore televisivo Pif, avremo una grande responsabilità".

Porterà in Irlanda anche la tua mostra?

"Il progetto è quello di portare a Cork e a Dublino la mostra che gira già in diverse scuole milanese e nell’hinterland. È una mostra a fumetti, in cui vengono raccontate le tante storie e i personaggi mafiosi e le stragi, i fatti più salienti che sono stati commessi. È un modo per spiegare ai ragazzi l’importanza della legalità e la lotta contro la mafia, l’ndrangheta e Cosa Nostra". Quando è prevista la partenza e cosa sarà importante spiegare ai ragazzi e agli italiani? "L’evento è il 22 giugno e la mia responsabilità sarà quella di parlare, informare e cercare di piantare metaforicamente dei semi".

Cosa significa essere presidente di una associazione che promuove legalità?

"Da quando sono presidente, il mio ruolo è ancora più attivo ed importante per promuovere iniziative, incontri ed attività. Al tempo stesso essere sempre impegnata in un progetto cosi importante significa anche rinunciare a tanti momenti di vita privata, investire il proprio tempo libero".

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