Da 70 anni dipinge la “sua“ Solaro, premiato

Ha prodotto moltissime opere legate alla storia, alle corti e alle ville del paese, molte conservate in Municipio

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di Gabriele Bassani

Da quasi settant’anni ama dipingere la “sua“ Solaro e alla soglia dei 90 anni di età è stato premiato in Comune per la passione, l’impegno e la cura con cui ha raccontato, tramite dipinti e disegni, la trasformazione della città.

Pietro Belotti è stato ricevuto in Comune dal sindaco Nilde Moretti e dall’assessore alla Cultura, Monica Beretta, che lo hanno ringraziato per il suo impegno nel raccontare Solaro. Classe 1932, Belotti ha prodotto negli anni una ricchissima serie di opere dedicate al paese, alla sua storia, alle corti ed alle ville. Persona umile, che non ama essere definito artista, ma hobbysta, ha lasciato un solco nella storia del paese con le sue opere, molte delle quali sono conservate in Municipio ed in biblioteca; si tratta di faldoni con i disegni delle corti e degli edifici storici di Solaro, ma anche quadri dall’inestimabile valore identitario.

"Sono nato alla Biraga, ma cresciuto in vicolo Sioli – racconta Pietro Belotti – La mia storia non è tanto diversa dai miei concittadini nati attorno agli anni ‘30. Da bambini, dopo scuola, tornavamo a casa e i nonni ci mandavano subito nei campi a dare una mano. Già alle elementari la maestra notò che ero portato per il disegno, mi dava sempre risme di fogli per esercitarmi e disegnare per tutti. Finita la terza media, mio padre favorì la mia inclinazione mandandomi a studiare da un pittore locale, a Bovisio, Nino Scotti, una mente fotografica migliore dello scatto di una macchina. Mi ha stimolato e stuzzicato, ma è stata una fortuna".

"Poi ho avuto l’occasione di seguire corsi in varie accademie, sino al diploma in Svizzera – prosegue Belotti –. All’epoca ero imbianchino e imparai tantissimo anche per il lavoro, però non mi ritengo un artista ma un semplice hobbysta. Io rubavo il tempo al sonno per studiare e dipingere, dormivo al massimo tre ore a notte. Sono sempre stato innamorato di Solaro: sono cresciuto con i nonni, vivendo, giocando e combinando guai nei cortili. Volevo trasferire questa mia esperienza sui disegni. È stato difficile trovare le fonti, erano più che altro dei racconti degli anziani, ma la soddisfazione è stata enorme, anche nel cederne una parte al Comune. Oggi c’è una sola unica corte rimasta identica all’epoca, ma quella Solaro rimane sui disegni e sui quadri ed è un orgoglio per me".

La sindaca Nilde Moretti ha ricordato le cartoline uniche realizzate a mano che Belotti invia ogni anno, per le ricorrenze e che faranno parte della collezione a cui sarà dedicata una sezione della nuova biblioteca.

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