Cristina Scozia travolta da una betoniera sulla ciclabile a Milano: indagato formalmente l’assessore Granelli

Il 20 aprile dello scorso anno la 39enne venne investita sul tratto per le biciclette tra via Francesco Sforza e corso di Porta Vittoria

La vittima Cristina Scozia, il punto dell'incidente e l'assessore Marco Granelli

La vittima Cristina Scozia, il punto dell'incidente e l'assessore Marco Granelli

MILANO – L'assessore alla Sicurezza del Comune di Milano Marco Granelli, ex assessore alla Mobilità, è stato formalmente iscritto nel registro degli indagati dai pm milanesi per omicidio colposo in relazione alla morte, il 20 aprile dello scorso anno, di Cristina Scozia, 39 anni, che stava passando in bici su una ciclabile tra via Francesco Sforza e corso di Porta Vittoria, nel pieno centro della città, quando è stata travolta e uccisa da una betoniera.

Il tratto di ciclabile su cui è avvenuto l’incidente è una di quelle “dipinte” a terra, non protette da alcun cordolo. La betoniera aveva appena percorso via Francesco Sforza e ha svoltato a destra in corso di Porta Vittoria, senza accorgersi della bici che presumibilmente era alla sua destra, nell’angolo cieco, lungo la preferenziale per le due ruote. 

Per questo incidente, già a fine dicembre si era saputo che a Granelli, in qualità di ex assessore alla Mobilità quando era stata realizzata la pista ciclabile, era stato notificato un verbale di identificazione ed elezione di domicilio, inviato anche a due dirigenti dell'assessorato alla Mobilità, anche loro poi iscritti.

Atti, appunto, a garanzia degli indagati in vista degli accertamenti che la Procura intende effettuare sulla realizzazione di quella pista riservata alle bici, a pochi passi dal Tribunale milanese.

Nell'inchiesta, coordinata dal pm Mauro Clerici del dipartimento guidato dall'aggiunto Tiziana Siciliano, è ovviamente indagato per omicidio stradale anche il guidatore della betoniera. In questo, come in altri casi a Milano, la vittima sarebbe stata investita per il cosiddetto «angolo cieco», ossia il guidatore del mezzo pesante non avrebbe visto la bici. Il mezzo pesante proveniva da via Sforza e stava svoltando a destra verso corso di Porta Vittoria, quando ha investito la donna che stava andando diritta lunga la corsia ciclabile.