Criminalità organizzata in Lombardia: la mappa degli affari dei boss provincia per provincia

Il bilancio della Dia: estorsione e usura restano ai primi posti tra i reati più diffusi. L’allarme: "Presenza costante ma meno appariscente"

Milano – Presenza stabile della ‘ndrangheta su tutto il territorio lombardo, ma emergono anche casi di connessioni tra criminalità pugliese e calabrese, mentre le denunce di estorsione e usura restano al palo. Sono alcuni dei tratti che emergono dal quadro regionale delineato nella relazione del primo semestre 2022 dalla Direzione investigativa antimafia, che conferma la generale tendenza di "inabissamento dell’azione delle consorterie più strutturate che hanno raggiunto un più basso profilo di esposizione e, come tale, particolarmente insidioso proprio in ragione dell’apparente e meno evidente pericolosità".

Per quanto riguarda la Lombardia, è alta l’attenzione vista la concentrazione di investimenti pubblici, tra Giochi di Milano-Cortina e Pnrr. Riguardo invece ai provvedimenti disposti nel semestre dalle Prefetture della Lombardia, su un totale di 18 interdittive, 15 sono state emesse nel distretto di Milano e 3 in quello di Brescia. Rispetto alle matrici criminali di riferimento, 13 provvedimenti hanno riguardato contesti di criminalità organizzata calabrese, 4 di criminalità organizzata siciliana e 1 di criminalità organizzata campana.

La presenza della ‘ndrangheta, si diceva, resta stabile, con la principale struttura organizzativa, camera di controllo ‘Lombardia’ sovraordinata ai 25 locali presenti e in collegamento con la casa madre reggina. A Brescia, le indagini hanno anche evidenziato in almeno due occasioni connessioni e convergenze di interessi tra la criminalità organizzata pugliese e quella calabrese. Due invece, le indagini, che hanno rilevato la presenza in Lombardia di criminalità organizzata siciliana ed altrettante di quella campana. Poche le denunce e le evidenze giudiziarie di usura ed estorsioni, mentre in tutte le indagini che hanno riguardato la criminalità calabrese, "si sono palesati fattori di agevolazione di esponenti della ‘ndrangheta lombarda da parte delle imprese oggetto dei provvedimenti".

Tra i settori, il traffico dei rifiuti continua a suscitare l’interesse di gruppi criminali, ma non sono esenti anche nel commercio, escavazione, trasporti. Tra le province, a Brescia e Bergamo si rileva la presenza di gruppi stranieri dediti principalmente al traffico di droga, favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, tratta di esseri umani, reati predatori, sfruttamento della prostituzione. Nelle Province di Monza e Brianza e in quella di Como permane la marcata presenza di diverse forme di criminalità organizzata, nazionale e straniera, che mostrano la propensione alla commissione di estorsioni, usura, stupefacenti, sfruttamento prostituzione, armi, contraffazione, immigrazione clandestina, reati fiscali, riciclaggio, reati ambientali e corruzione finalizzata all’infiltrazione economica.

A Varese e Lecco, i fenomeni riguardano prevalentemente i comparti illeciti degli stupefacenti, del riciclaggio, del traffico di armi, dello sfruttamento della prostituzione e, in modo crescente soprattutto per la componente allogena non integrata, di reati predatori, dell’immigrazione clandestina e di altre manifestazioni di criminalità diffusa. Per quanto riguarda, infine, Sondrio, non è emersa una significativa presenza della criminalità organizzata, ma resta alta l’attenzione in vista di Milano Cortina 2026.

è arrivato su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro