“Milano da capitale morale a capitale del crimine: un’immagine vergognosa della città di cui anche Sala è responsabile"

L’ex sindaco Letizia Moratti: “Sala non si vergogni a chiedere aiuto allo Stato se non ce la fa”. Il consigliere comunale Comazzi: “Con questa Giunta la città batte tutti i record negativi”

La stazione Centrale è considerata uno dei luoghi più insicuri di Milano. In basso da sinistra, l'ex sindaco Letizia Moratti, Beppe Sala e il consigliere e assessore regionale Gianluca Comazzi

La stazione Centrale è considerata uno dei luoghi più insicuri di Milano. In basso da sinistra, l'ex sindaco Letizia Moratti, Beppe Sala e il consigliere e assessore regionale Gianluca Comazzi

Milano, 16 settembre 2024 – "Fa davvero male constatare che su Milano si accendano i riflettori per quantità di reati commessi e per il poco invidiabile primato di essere la città più colpita in Italia dalla criminalità." Letizia Moratti, europarlamentare di Forza Italia ed ex sindaco di Milano, commenta così i risultati che emergono dalle statistiche della banca dati interforze del dipartimento di Pubblica sicurezza del ministero dell'Interno. "Leggere di Milano capitale del crimine impressiona e mortifica. Fa male come cittadina che ama e ha cuore Milano, fa male soprattutto come ex sindaco che sul tema sicurezza si spese con efficacia e risultati concreti". "Alla luce di questo report – prosegue – Moratti il sindaco Sala può e deve fare di più. E se non ci riesce non deve aver vergogna a chiedere aiuto, ad esempio richiedendo la presenza dell'esercito a supporto della attività di pubblica sicurezza". Secondo la parlamentare europea del gruppo Partito popolare europeo, l'aumento di alcuni reati più tradizionali e tipicamente aggressivi come rapine nei luoghi pubblici e aggressioni deve far riflettere. 

Il dato sulle violenze sessuali

"Anche le violenze sessuali, soprattutto come donna, mi inducono profonde riflessioni. Sono 607 quelle denunciate in un anno – spiega  Moratti – che fanno della nostra città la terza tra le più pericolose d'Italia. Tra queste, 24 episodi hanno visto come vittime giovani con meno di 14 anni". "Nel corso del mio mandato da sindaco – rimarca Letizia Moratti – la sicurezza era al primo posto del programma e al centro della mia agenda quotidiana".

Rincara la dose ancora il centrodestra lombardo e milanese. “Milano capitale della criminalità –afferma Alessandro Sorte, deputato di Forza Italia e segretario regionale della Lombardia –. Questo, purtroppo, è quanto tristemente emerge dai dati del Viminale. Il capoluogo lombardo si conferma la città con il maggior numero di reati denunciati nel 2023: è terza per violenze sessuali, quinta per reati connessi agli stupefacenti. Crescono le denunce con picchi di furti e rapine". "Un quadro preoccupante – sottolinea Sorte – che il centrodestra denuncia da tempo, e che anche l'amministrazione che governa la città conosce bene. Peccato che Sala si sia sempre girato dall'altra parte, negando il problema e considerandolo quasi "un male necessario" con cui è necessario convivere. A farne le spese purtroppo sono i milanesi, costretti a vivere in una città insicura, dove il degrado regna ormai sovrano in stazioni e interi quartieri. Non si può vivere in una città dove si ha paura a passeggiare per strada, con il timore di essere vittima di una rapina o di uno stupro”.

"Immagine vergognosa di Milano”

Parla invece “di un’immagine vergognosa di Milano, di cui Sala è il primo responsabile” Gianluca Comazzi consigliere comunale di Milano e assessore al Territorio e Sistemi verdi di Regione Lombardia: “Con la giunta Sala Milano sta battendo tutti i record negativi: la classifica da cui risulta che la nostra area metropolitana risulta prima in Italia per delitti ogni centomila abitanti, con incidenza del 63% da parte del capoluogo, restituisce un'immagine vergognosa della nostra città, che da capitale economica o morale dell'Italia è diventata la capitale del crimine''.  “Questo - conclude l'azzurro – è il risultato di dieci anni di politiche inesistenti in fatto di sicurezza, presidio dei quartieri e iniziative a sostegno dei più fragili. A testimoniarlo sono i casi di cronaca degli ultimi anni, tra violenze sessuali all'ombra del Duomo e atti vandalici in piazza dei Mercanti, in pieno centro. Milano non merita di essere conosciuta per i furti e le rapine”.