
I giocatori del Milan Kingsgrove Cricket Club
Milano, 6 novembre 2017 - Il cricket milanese cerca casa. Dopo tre scudetti e una Coppa Italia negli ultimi quattro anni, il Milan Kingsgrove Cricket Club ha chiesto al Comune di poter utilizzare l’«area lanci» del Centro sportivo Saini di via Corelli come campo per le partite casalinghe. Sì, perché la squadra meneghina ogni volta che deve giocare «in casa» è costretta a emigrare in città limitrofe. Una situazione paradossale per una squadra formata in buona parte da immigrati extracomunitari. Il cricket, infatti, è praticato soprattutto dagli appartenenti agli Stati del Commonwealth, dall’India al Bangladesh fino allo Sri Lanka e al Pakistan. Paesi da cui, negli ultimi anni, sono arrivati migliaia di immigrati nel capoluogo lombardo.
Risultato: il cricket è uno sport in crescita a Milano ma non ha ancora una casa. Una situazione denunciata dal delegato regionale per la Lombardia della Federazione Cricket Italiana Claudio Gallo, che spiega: «Stiamo tentando, ma ancora niente è stato ottenuto concretamente, di ottenere la cosiddetta “area lanci” del Centro sportivo Saini, ormai abbandonata a se stessa, che ben si presterebbe a ospitare partite ed allenamenti del Milan Kingsgrove Cricket Club». Il campo servirebbe soprattutto da aprile a ottobre, i mesi durante i quali si svolgono le partite del campionato italiano di cricket. «Da una prima stima – aggiunge Gallo – i costi per rendere possibile tutto questo si aggirerebbero nell’intorno di 30 mila euro, una somma ridicola per Comune e Milanosport, proprietaria del Saini». Il capogruppo di FI in Comune Gianluca Comazzi, intanto, va all’attacco: «A Milano manca un vero piano strategico sullo sport: è incredibile che il Comune non sia stato capace di trovare uno spazio per far giocare i campioni italiani di cricket».
L’assessore comunale allo Sport Roberta Guaineri ha già incontrato i giocatori del Milan Kingsgrove Cricket Club e non esclude che l’area lanci del Saini possa essere a loro concessa. Ma il Coni ha in progetto di realizzare un grande centro olimpico per il Nord d’Italia proprio nell’impianto milanese di via Corelli, un progetto che per il Comune ha la priorità. Conclusione: il cricket milanese dovrà aspettare.