Crediti Iva lumaca, imprese in ginocchio: "Lo Stato ci deve 2,5 milioni di euro"

Due cooperative attendono dal 2016 i versamenti: "Senza liquidità non riusciamo a pagare i fornitori"

un lavoratore

un lavoratore

Sette anni di attesa, e i crediti Iva non sono ancora stati restituiti alle imprese. Tempi “lumaca“ che si traducono in due milioni e mezzo di euro dovuti dallo Stato ma finora non versati, con la conseguente carenza di liquidità che mette a rischio i bilanci e anche i pagamenti per i fornitori. Una beffa che va oltre la questione superbonus, e mette in difficoltà chi cerca tutti i giorni di far quadrare i conti nella giungla dell’edilizia a Milano. Il grido d’allarme arriva da Alessandro Maggioni, presidente di Consorzio Cooperative Lavoratori (Ccl) e Confcooperative Habitat, realtà che a Milano e in Lombardia gestisce diversi progetti di sviluppo immobiliare anche con formule a canone agevolato e sociale: "Noi cooperatori e cooperatrici siamo per natura molto attenti alla dimensione collettiva e cerchiamo sempre di fare uno sforzo in più per andare incontro all’interesse generale, ma questa situazione è diventata intollerabile".

I primi crediti Iva dovuti e non ancora versati risalgono al 2016, e negli anni successivi si sono accumulati fino a raggiungere la somma complessiva di circa due milioni e mezzo di euro. "Ho l’esperienza di due nostre cooperative, la Cooperativa CCLCerchiCasa, da me presieduta, e la Cooperativa Solidarnosc, aderente a CCL, che hanno realizzato due interventi, rispettivamente in via Argelati e in Ripa di Porta Ticinese – spiega Maggioni –. La prima vanta un credito Iva nei confronti dello Stato pari a 1 milione e 460 mila euro, di cui 260 mila di Iva del 2016, 600 mila del 2018, e 600 mila del 2019. Solidarnosc Ripa, invece 1 milione e 20 mila euro – prosegue – di cui 520 mila nel 2018 e 500 mila nel 2020".

La conclusione è amara. "Dai 7 ai 3 anni stiamo prestando denaro a basso costo allo Stato – sottolinea – e oltre a ciò si creano tensioni finanziare a catena perché, per esempio, nella Cooperativa CCLCerchicasa dovremmo pagare l’ultima tranche, pari a 700 mila euro, all’impresa che ha realizzato gli alloggi ma ora la cooperativa non ha sufficiente liquidità sul conto corrente per ripagare i costi a causa di questo mancato introito di soldi che lo Stato avrebbe dovuto restituire in tempi più certi. Penso che forse parlare meno delle emergenze sui crediti del superbonus e capire i problemi reali, le patologie, che le imprese di questo Paese si trovano ad affrontare sia dal punto di vista procedurale che da quello finanziario – conclude – sia una necessità che possa giovare tutto il sistema imprenditoriale nazionale". Un paradosso che si aggiunge ai tanti problemi del settore, tra cui i costi impazziti per i lavori in una città che vede il costo della casa in costante ascesa, con l’effetto di spingere fuori da Milano famiglie e lavoratori a reddito medio.

 

 

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