REDAZIONE MILANO

Crac, salvataggio e licenziamento. Destino in bilico per 135 lombardi

La crisi delle storiche catene di elettrodomestici lombarde Galimberti, Trony e Castoldi impatta pesantemente sulla Lombardia, con 135 dipendenti in bilico. La mancanza di strategie innovative e di un piano industriale solido porta alla necessità di licenziamenti collettivi.

Un presidio del 2020 dei dipendenti Galimberti poi assorbiti dal Gruppo Nova che a sua volta è finito in crisi profonda

Un presidio del 2020 dei dipendenti Galimberti poi assorbiti dal Gruppo Nova che a sua volta è finito in crisi profonda

Sono lavoratori che hanno già alle spalle anni difficili, perché provengono da storiche catene di negozi di elettrodomestici lombarde - Galimberti, Trony e Castoldi - arrivate all’epilogo. La crisi del Gruppo Nova, che aveva acquisito negozi con il marchio Euronics e riassorbito il personale, ha un pesante impatto in Lombardia. Una situazione "drammatica e surreale", spiega la Filcams Cgil di Milano, dopo che il gruppo ha comunicato l’apertura di procedure di licenziamento collettivo per i lavoratori che fanno capo alle società Nova Spa, Kus Srl e Binova Srl. Sono circa 135 i dipendenti in bilico solo in Lombardia mentre, uno dopo l’altro, gli store stanno abbassando le saracinesche. "È il frutto di anni di inerzia – spiega Danilo D’Agostino, della Filcams milanese – e della mancanza di politiche e strategie innovative, di un piano industriale in grado di reggere sul mercato. Si sono accumulati debiti, e adesso ci troviamo di fronte a un destino drammatico per lavoratori che attendono ancora stipendi arretrati. Chiediamo che si faccia ricorso a un ammortizzatore sociale come la cassa integrazione – prosegue – che ci darebbe tempo per capire se si presenta un investitore interessato a rilevare le attività e riassorbire i dipendenti".

Non è tanto una questione di concorrenza dell’e-commerce, perché altre catene di elettrodomestici stanno registrando buone performance seguendo un modello che vede coesistere shopping online e negozi fisici, quanto piuttosto di progettualità e management che non ha saputo risanare la crisi. La vertenza si sposta sui tavoli regionali e ministeriali, aprendo una fase delicata per il futuro di lavoratori concentrati principalmente in Lombardia e nel Lazio. "La procedura di licenziamento collettivo – si legge in una nota di Nova Spa, licenziataria del marchio Euronics Italia – rispetta i canoni giuridici e giuslavoristici previsti dall’ordinamento italiano e rientra nella necessaria scelta, seppur dolorosa, di salvaguardare la continuità aziendale attraverso una strategia di razionalizzazione e ottimizzazione delle strutture e del personale".

Andrea Gianni