GIULIA BONEZZI
Cronaca

Covid, tetto scaduto per i tamponi in farmacia: ma resteranno a 15 euro (per ora)

Federfarma Lombardia: i 1.800 esercizi coinvolti terranno volontariamente il prezzo del "protocollo Figliuolo" in questa fase

La fila a un gazebo esterno per i test rapidi allestito da una farmacia a Milano

Milano, 3 aprile 2022 -  Si continueranno a pagare 15 euro, per il momento, i tamponi rapidi del coronavirus nelle 1.800 farmacie lombarde che offrono il servizio (il 60% delle circa tremila totali). Anche se il “protocollo Figliuolo”, e soprattutto il decreto che dallo scorso autunno imponeva il calmiere solo nelle farmacie (ospedali e laboratori privati, che pure avevano sottoscritto un protocollo identico, non l’hanno mai applicato) è scaduto venerdì insieme allo stato d’emergenza pandemica in Italia. Addio, dunque, sicuramente ai tamponi a 8 euro per i ragazzi da 12 a 18 anni, perché quest’ulteriore sconto, riservato ai minori vaccinabili ai quali può esser chiesto di esibire il green pass (per i bimbi da 5 a 11 anni rimane facoltativo), era frutto di una compartecipazione (i 7 euro mancanti li versava il servizio sanitario regionale).

Addio intanto, salvo nuove disposizioni nei prossimi giorni, anche agli accordi che consentivano di effettuare in farmacia i test passati dal servizio sanitario (come quelli per uscire dall’isolamento, la quarantena per i contatti stretti non esiste più). E addio ai prezzi fissi stabiliti dal Governo di decreto in decreto per le mascherine chirurgiche (50 centesimi), Ffp2 (75 centesimi) e per i tamponi rapidi antigenici in farmacia, anche perché, spiegava al Giorno la presidente di Federfarma Lombardia Annarosa Racca, se non è lo Stato a imporre una cifra "non lo possiamo fare noi, violeremmo la normativa antitrust". Racca si diceva però certa che nelle farmacie lombarde non sarebbe partita la corsa ai rincari sull’antigenico che, tra l’altro, rimane necessario ai non vaccinati per il green pass base che sarà richiesto ancora in diverse situazioni (al lavoro, al chiuso in bar, ristoranti e mense, per viaggiare su aerei o treni a lunga percorrenza, per spettacoli all’aperto, allo stadio) fino alla fine del mese.

Venerdì, la promessa è stata messa per iscritto: "Federfarma Lombardia sottolinea l’importanza di mantenere per i tamponi rapidi i prezzi praticati fino a ieri nelle farmacie - ha dichiarato Racca –. Tenuto conto dell’importanza che il servizio riveste ancora in questa fase. La normativa antitrust ci vieta di imporre ai nostri associati i prezzi da praticare ma i farmacisti continueranno su base volontaria a erogare questi servizi a prezzi che sono stati sempre i migliori rispetto ad altri erogatori". "Con la dottoressa Racca ho concordato di invitare le farmacie a mantenere inalterati i prezzi dei tamponi - ha spiegato la vicepresidente della Regione con delega al Welfare Letizia Moratti -. Ringrazio per questa disponibilità, le farmacie si confermano un elemento importante nell’articolato contesto della sanità territoriale".