
In metropolitana con la mascherina
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«Un patto per i ragazzi», lo definisce il prefetto Renato Saccone. Un’alleanza tra istituzioni, scuola e parti sociali per garantire il ritorno duraturo tra i banchi. Un progetto articolato per ridare agli adolescenti la possibilità di assaporare quel senso di comunità che solo le lezioni in presenza possono assicurare. Un’esigenza da equilibrare però con la capacità del trasporto pubblico locale di assorbire un surplus di migliaia di persone in più, in particolare nelle ore di punta del mattino. Il tutto è stato condensato nel documento operativo «Per tornare in classe», presentato ieri da Saccone, a cui il Governo ha affidato il compito di studiare un piano che dal 7 gennaio consenta al 75% della popolazione studentesca delle superiori (con un 25% in Dad) il rientro in aula, al netto di possibili restrizioni legate a nuovi picchi di contagi.
Ecco le misure. Per quanto riguarda l’area di Milano e della Città metropolitana, è stato previsto che entro le 8 suoni la campanella per il 50% degli alunni, mentre il restante 25% inizierà dopo le 9.30; i presidi dovranno comunicare i calendari non oltre il 29 dicembre. «Tutte le istituzioni hanno fatto la loro parte», il ringraziamento del direttore dell’Ufficio scolastico provinciale Marco Bussetti. Altri provvedimenti sono concentrati sul capoluogo e passeranno da un’ordinanza del sindaco Giuseppe Sala. Il primo riguarda l’apertura dopo le 10.15 delle attività commerciali: si parla di esercizi che si occupano di vendita al dettaglio non alimentare (ad esclusione di edicole, tabacchi, farmacie e parafarmacie), con particolare riferimento a negozi di abbigliamento e calzature, librerie, gioiellerie, profumerie, erboristerie, rivendite di elettrodomestici, arredamento, casalinghi, mobili per ufficio e ottici.
E poi: apertura dopo le 9.30 per i servizi alla persona (parrucchieri, estetiste, tatuatori, toelettatori) e per gli uffici aperti al pubblico (con ingresso del 10% dei dipendenti dopo le 9.30). Il resto delle misure riguarda i privati e potrà concretizzarsi solo se i rappresentanti di categoria accetteranno il patto di cui sopra: apertura dopo le 9.30 per servizi bancari, finanziari e assicurativi e per uffici direzionali e amministrativi (con smart working al 60%) e dopo le 10 per professionisti e consulenti (clienti su appuntamento e smart working al 50%); si pensa, invece, a un anticipo alle 8 per le aziende manifatturiere. Interventi indispensabili per lasciare più spazio in metropolitana e sui mezzi di superficie agli under 14, che potranno così usufruirne in sicurezza. Sì, perché, secondo gli esperti del Dipartimento di Ingegneria gestionale del Politecnico, la riapertura delle scuole comporterà 87mila spostamenti in più, di cui 43.500 tra le 7 e le 8 e 22mila tra le 8.30 e le 9.30.
Il cambio di orario per commercio, servizi alla persona e attività di sportello della pubblica amministrazione genererà di contro spostamenti posticipati per 31.600 lavoratori dalla fascia 7-9 a quelle successive (più 32.500 utenti collegati). L’altra leva decisiva è quella dello smart working: una variazione al rialzo di 10 punti percentuali vale 37.500 spostamenti, pari al 50% del numero di studenti delle superiori (38mila). Se tutte le condizioni si realizzeranno, la fascia 7-8 vedrà un sostanziale equilibrio tra incremento e riduzione degli spostamenti (+43.500 studenti, -13mila nuovi smart worker e -32.900 lavoratori e utenti spostati in fasce successive). La fascia 8-9, la più critica, vedrà una riduzione netta di richiesta (-45.900), «il che è perfettamente coerente con l’obiettivo non solo di garantire la sicurezza, ma anche la percezione di sicurezza». La fascia 9-10, infine, vedrà un incremento di richiesta (+37.900). Ultima nota per le università, a cui ci si dedicherà nella seconda fase: al momento non gravano sui trasporti perché svolgono le lezioni interamente a distanza, ma nel documento si afferma che «tra le misure possibili si raccomanda la programmazione in presenza, per il secondo semestre del presente anno accademico, a partire dalle 10».