ANNAMARIA LAZZARI
Cronaca

Effetto Covid: boom di vendite di bici. Tutti le vogliono, difficile trovarle

Lunghe attese nelle prenotazioni, settore favorito dalla paura dei contagi. Fatturato boom: + 300%

Franco Cecere del negozio Silvestrini

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Milano - L’anno della bicicletta. La paura di usare il mezzo pubblico, l’esigenza di trovare un’alternativa sportiva alle palestre chiuse, il bonus fiscale hanno aumentato a dismisura il numero degli appassionati delle due ruote a pedale. Secondo le stime diffuse da Confindustria Ancma (Associazione nazionale ciclo motociclo accessori), il 2020 è stato da record: il mercato nazionale ha sfondato il muro dei 2 milioni di pezzi venduti.

"Il nostro è uno dei pochi settori che la pandemia non ha danneggiato, anzi. In un anno noi abbiamo registrato un aumento di fatturato del 300%. Il fenomeno non accenna a diminuire: solo nell’ultima settimana abbiamo venduto 150 nuove biciclette" afferma Franco Cecere del negozio Silvestrini di viale Caldara, aperto dal 1904. Qui si vendono come il pane i modelli di loro produzione come l’Olanda, senza cambio, adatta per la città (a partire da 249 euro), e la più versatile City Bike con cambio e forcella ammortizzata, che si usa anche per le escursioni (da 490 euro). Va forte anche l’e-bike. Ci sono anche modelli di altre case ciclistiche ma gli arrivi sono con il contagocce: "Abbiamo fatto un ordine di 50 mountain bike della Focus lo scorso ottobre. Ce ne sono arrivate tre". Di bici da corsa ne sono rimaste in negozio due. Da Silvestrini non si accettano prenotazioni: "Per evitare situazioni spiacevoli coi clienti vendiamo solo quello che c’è in negozio in pronta consegna" precisa il titolare.

Da Rossignoli, in corso Garibaldi, i pezzi in pronta consegna sono pochini: "Per alcuni modelli di nostra produzione la consegna è entro un mese, per altri si deve attendere fino a settembre, per i marchi di cui siamo solo rivenditori si arriva a febbraio dell’anno prossimo. La domanda di mobilità dolce arriva da tutte le fasce di età. Registriamo la forte richiesta di modelli sportivi anche da parte del pubblico femminile" dice Matia Bonato, quinta generazione alla guida del marchio e negozio che ha sede in corso Garibaldi dal 1900.

Si scontano nel settore delle biciclette gli effetti "perversi" della catena globale del valore: "I nostri sono telai artigianali realizzati a Monza ma non possiamo montare il prodotto finito se mancano - per dire - le ruote. Il problema è che la produzione di alcuni componenti si concentra all’estero, soprattutto nel sud-est asiatico, e non sta viaggiando ai ritmi della domanda globale che è schizzata alle stelle".

Le bici più richieste di marchio Rossignoli sono la City Bike (da 280 euro) e soprattutto la Gravel (da mille euro), una bici da corsa più confortevole grazie al tubo di sterzo più alto e ai copertoni più spessi. Per cavalcare questo "gioiellino" bisogna armarsi di pazienza: la consegna avviene dopo tre mesi.