"Così la festa si trasformò in incubo"

La turista tedesca conferma le accuse: il branco si avvia verso il processo

Migration

Ha ripercorso davanti al giudice quella notte, quando il festeggiamento di Capodanno si è trasformato in un incubo. Con la deposizione, davanti al gip di

Milano Raffaella Mascarino, di una delle due ragazze tedesche, che ha messo di nuovo a verbale le violenze subite, si è chiuso l’incidente probatorio, iniziato un paio di settimane fa, per cristallizzare, in vista dell’eventuale processo, le dichiarazioni di nove giovani vittime degli abusi la notte dello scorso Capodanno in piazza Duomo a Milano. In tempi diversi le ragazze, stando a quanto ricostruito dalle indagini dell’aggiunto Mannella e del pm Menegazzo e condotte dalla Squadra mobile, vennero circondate e aggredite dalla "furia brutale" del "branco", un’orda di giovani che le ha costrette a subire abusi sessuali. Il 2 maggio ne erano state ascoltate sei e poi ancora due il 6 maggio, sempre davanti al gip.

Le testimonianze, con tanto di riconoscimenti fotografici, sono state acquisite come prove in vista del processo, nell’indagine che ha portato in carcere Mahmoud Ibrahim, 18 anni, fermato a Milano, e Abdallah Bouguedra, 21enne di Torino. Per la vicenda anche la magistratura minorile ha disposto l’arresto di un 16enne egiziano senza fissa dimora e di un connazionale 17enne con permesso di soggiorno. Il Riesame, tra l’altro, ha deciso che la custodia in carcere vada applicata anche al 19enne Abdel Fatah (la sua difesa ha fatto ricorso in Cassazione e l’udienza si terrà a fine mese). Le due studentesse tedesche tra le vittime (una decina in totale) avevano già messo a verbale davanti ai pm di essere state travolte da "un muro di uomini" e oggi una di loro, anche davanti ai pm minorili oltre che ai legali degli arrestati, ha ribadito i racconti degli abusi terribili.

è arrivato su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro