SIMONA BALLATORE
Cronaca

Così cambia la mappa delle superiori. Il Frisi in quattro anni supera il test. L’Odissea dell’Omero senza prime

Setti Carraro e Virgilio nel limbo, Parini controvento. Bertarelli sold-out ed è record al Cattaneo: effetto M4

L’alberghiero quadriennale debutterà a settembre con due classi: unicum a Milano

L’alberghiero quadriennale debutterà a settembre con due classi: unicum a Milano

L’alberghiero in quattro anni (più due) del Frisi, a Quarto Oggiaro, supera il banco di prova delle iscrizioni: "Non solo nascerà a settembre, ma abbiamo i numeri per formare due classi", conferma il preside Luca Azzollini, che deve fare i conti anche con le domande in esubero all’Olmo di Cornaredo (che mantiene solo la formula tradizionale in cinque anni). Non riesce invece a superare lo scoglio il classico Omero, sotto l’ala del Russell, al Niguarda, nonostante ce l’abbia messa davvero tutta, sperimentando anche una nuova formula a base di Scienze e Beni culturali. "Purtroppo è un momento critico per i licei classici – commenta dispiaciuta la preside Ida Buonocunto –, non ce l’abbiamo fatta quest’anno, nonostante il cambiamento dell’offerta formativa e il potenziamento fatto. Paghiamo poi lo scotto della periferia e dell’edificio anche se a breve dovrebbero consegnarci le aule della palazzina nuova. Abbiamo ricevuto tantissime richieste per Scienze umane, mentre lo scientifico è stazionario". Nel “limbo“ restano il classico tradizionale del Setti Carraro (gli altri corsi sono in crescita) e il Virgilio, che dopo essere ripartito lo scorso anno - dopo un anno di stop - non sa ancora se riuscirà ad avere una prima a indirizzo classico: con una quindicina di iscritti, molto dipenderà da seconde scelte e iscrizioni tardive. Parallelamente, lo stesso Virgilio si trova letteralmente sommerso dalle domande per lo scientifico e per le scienze umane che dovrà smistare altrove.

A frenare per la prima volta è anche il classico Carducci, che ha una quarantina di iscrizioni in meno dello scorso anno, ma con i suoi 1.200 studenti resta il “classico puro“, che cioè non ha all’interno della scuola altri indirizzi, più grande d’Italia. A crescere rispetto all’anno scorso sono il Tito Livio (che potrebbe aprire una classe in più passando da sei a sette e che spera di confermare le due classi del coreutico "un gioiello nel territorio milanese", ricorda la preside Alessandra Condito) - e il Parini, che al momento ha 210 iscritti e che conta di passare da otto a nove classi: "Abbiamo trovato una formula convincente – commenta il preside Massimo Nunzio Barrella – rivedendo i programmi con un taglio più orientativo e potenziando anche gli aspetti scientifici ma sarò contento quando torneranno a crescere tutti i classici: faccio il tifo per un indirizzo che è ancora attualissimo e va riscoperto".

È "in fase di assestamento il Berchet: "Puntiamo a creare quattro classi", spiega Domenico Guglielmo. A settembre sono partite tre prime, a giugno usciranno ben nove quinte. A pochi metri di distanza c’è il Bertarelli-Ferraris che - oltre a navigare controcorrente - è a caccia di aule. "Continuiamo a crescere, il trend è più che positivo in tutti gli indirizzi e non abbiamo spazi", sottolinea il preside Federico Militante, che sicuramente sarà spinto a bussare al Berchet, alla vicina scuola media Maino e a Città Metropolitana per chiedere aule. "Abbiamo registrato il record assoluto al turistico con 145 iscritti, il linguistico tira (con 54 nuove domande, ndr) anche grazie al nuovo polo cinese che abbiamo creato con l’Istituto Confucio della Statale, crescono i corsi professionali, abbiamo 52 domande per Manutenzione e Assistenza tecnica e 41 per Web Community Manager, e anche i corsi diurni per adulti sono sempre più richiesti. L’amministrazione non può restare inerte: non voglio deludere le famiglie che ci danno fiducia", ribadisce Militante.

Tra i tecnici la sorpresa si chiama Cattaneo che in piazza Vetra registra un boom: "Le iscrizioni sono andate troppo bene contrariamente alle attese, visto il calo demografico – spiega la preside Maria Rizzuto –. Abbiamo 74 domande in più, riusciremo a ricavare un’altra aula. Ne avrei potute creare tre in più. Mi spiace smistare le domande di alcune famiglie, ma non ho margini e già faremo fatica con l’orario". Vale il criterio della pagella: dal 7.2 in giù non si riesce a entrare quest’anno: "Non era mai capitato di vedere numeri così, ho cercato di inserire più studenti possibile. Credo che anche l’arrivo della metropolitana 4 abbia influito".