Corteo del 25 Aprile: il piano sicurezza. Quali sono i punti più sensibili nel percorso

Attenzione alla possibilità di incroci a rischio fra la manifestazione nazionale e il presidio antagonista pro-Palestina

Il passaggio della Brigata Ebraica in occasione di uno degli ultimi cortei per il 25 Aprile

Il passaggio della Brigata Ebraica in occasione di uno degli ultimi cortei per il 25 Aprile

Milano, 25 aprile 2024 – Due manifestazioni a distanza. Due iniziative distanti nello spazio e nelle motivazioni della vigilia, destinate però a incrociarsi. E sarà probabilmente quello il momento di maggiore tensione del 25 Aprile milanese, quando i partecipanti al corteo nazionale dell’Anpi per il 79° anniversario della liberazione dal nazifascismo inizieranno ad affluire in piazza Duomo per ascoltare gli interventi dal palco. Ad attenderli troveranno il presidio di Giovani palestinesi d’Italia, Unione democratica arabo palestinese e di realtà antagoniste come T28, Lume, Camera del non lavoro e Carc, che sin dalle 13.30 sarà monitorato dalle forze dell’ordine: il timore è che i contro-manifestanti cerchino di guadagnare in anticipo le prime file della platea per fischiare o interrompere i discorsi del programma ufficiale; c’è pure l’ipotesi che qualche rappresentante dell’ala più intransigente dei pro-Gaza chieda di intervenire.

“Lanciamo un appello sincero ad Anpi, a tutti i compagni, a tutti coloro che si riconoscono negli ideali profondi del 25 aprile, di non abbandonare la piazza in mano ai complici di guerra e genocidio: prendete le distanze dalla propaganda filo-imperalista e filo-sionista", il comunicato degli organizzatori. Nel mirino l’Associazione partigiani, il Partito democratico e la Brigata ebraica, che come ogni anno parteciperà al corteo "scortata" dai baschi blu dei City Angels nonostante le polemiche legate alla frase "Cessate il fuoco ovunque" scelta dall’Anpi in aggiunta alla scritta sullo striscione di testa "Viva l’Italia antifascista".

Le contestazioni allo spezzone che sventola le bandiere con la stella di David sono purtroppo una consuetudine a queste latitudini, ma quest’anno potrebbero essere molto più accese, visto il contesto internazionale: oggi la Brigata sarà in posizione ancor più avanzata rispetto al recente passato. Non ci sarà, invece, il gonfalone della Comunità ebraica, anche se in tanti dovrebbero comunque scendere in piazza. Prima della coda riservata a collettivi e centri sociali, ci saranno gli esponenti dell’Associazione dei palestinesi in Italia (Api): cinque giorni fa, il presidente Mohammad Hannoun ha preannunciato la presenza di cinquemila persone in arrivo da tutto il Nord Italia.

Il dispositivo di sicurezza predisposto dal questore Giuseppe Petronzi, impegnato su entrambi i fronti, sorveglierà con estrema attenzione l’intero percorso, con punto di partenza alle 14.15 ai Bastioni di Porta Venezia, ma le attenzioni si concentreranno su uno dei punti storicamente più "critici": l’angolo di piazza San Babila, dopo anni libera dai cantieri della metropolitana e quindi potenzialmente più a rischio per eventuali blitz estemporanei. Poi ci sarà lo snodo di piazza Duomo, quello più sorvegliato sin dalla tarda mattinata: l’approdo della testa del corteo è previsto per le 15.30, con la colonna sonora dei musicisti della sezione Anpi della Scala (che suoneranno anche in chiusura alle 16.45).

Dopo l’introduzione del presidente provinciale dell’associazione Primo Minelli, toccherà al sindaco Giuseppe Sala, seguito dall’attore e regista Pierfrancesco Diliberto (in arte Pif), dal presidente nazionale dell’Aned Dario Venegoni, dal professor Andrea Ricciardi della Fiap, dal segretario generale della Uil Pierpaolo Bombardieri, da Debora Migliucci dell’Archivio storico del lavoro e dal presidente nazionale Anpi Gianfranco Pagliarulo. In piazza ci sarà anche lo scrittore Antonio Scurati, al centro del caso del monologo censurato dalla Rai: è probabile che l’autore della trilogia su Mussolini e il regime fascista salga sul palco per leggere le parole che non ha potuto pronunciare durante la trasmissione tv "Che sarà". Minelli, intanto, auspica che sia "una grande manifestazione partecipata e pacifica e che ribadisca l’unità antifascista del 25 Aprile".

Quanto al rischio di tensioni durante il corteo o gli interventi finale in piazza Duomo, il presidente milanese dell’Anpi è cauto: "Quando in piazza si radunano 70mila persone, come prevediamo, è difficile controllare tutti. Ma io credo che alla fine non capiterà nulla di negativo".

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