MARIANNA VAZZANA
Cronaca

Corone, incontri e medaglie. Ma non si placa la polemica tra Anpi e comunità ebraica

La seconda diserta l’evento in Comune per la posizione dei partigiani sul conflitto in Medioriente. Minelli: "Le accuse sono strumentali". La controparte: "Non dare altri significati alla Shoah".

La seconda diserta l’evento in Comune per la posizione dei partigiani sul conflitto in Medioriente. Minelli: "Le accuse sono strumentali". La controparte: "Non dare altri significati alla Shoah".

La seconda diserta l’evento in Comune per la posizione dei partigiani sul conflitto in Medioriente. Minelli: "Le accuse sono strumentali". La controparte: "Non dare altri significati alla Shoah".

Con la deposizione delle corone d’alloro davanti all’ex albergo Regina in via Silvio Pellico, che fu sede del comando nazista a Milano, ha avuto inizio la Giornata della Memoria in città, ieri, 27 gennaio 2025, ottantesimo anniversario della liberazione del campo di concentramento di Auschwitz, luogo simbolo dello sterminio di milioni di persone. Ma i riflettori erano puntati soprattutto sull’incontro a Palazzo Marino, alle 11, con 150 studenti delle scuole nella Sala Alessi a cui non ha partecipato la Comunità ebraica milanese, come aveva già annunciato, in polemica con Anpi, l’associazione dei partigiani, sull’utilizzo della parola genocidio per descrivere il conflitto a Gaza. "C’è il rischio che, se alla Shoah si danno altri significati, non si onorano le vittime ma si offendono", parole del vice presidente della Comunità ebraica della città Ilan Boni, in via Silvio Pellico. In Sala Alessi si sono presentati invece Ucei (Unione delle comunità ebraiche italiane), Aned, l’associazione degli ex deportati, e l’Anpi. Per Gadi Schoenheit, assessore alla Cultura dell’Ucei, la scelta di non partecipare agli incontri istituzionali non fa bene alla memoria, che "si porta avanti essendo presenti ovunque e comunque". La spaccatura tra l’Anpi e le comunità ebraiche, comunque, va avanti da oltre un anno e ha connotato anche le celebrazioni per il 25 aprile.

La posizione di Anpi Milano è stata chiarita dal presidente Primo Minelli: "Molti ebrei sono qui oggi. Quelle sull’uso del termine genocidio sono polemiche che non hanno senso perché l’accusa che viene fatta all’Anpi è un’accusa che non esiste. Continuare con questa cosa vuol dire essere strumentali".

Un tema caldo, sul quale si è pronunciato anche il sindaco Giuseppe Sala, a margine della visita alle pietre d’inciampo posate per la famiglia Levi in via Donatello, in zona Città Studi: "Mi dispiace, poi come sempre la comunità ebraica è un insieme fatto di tante componenti. A me spiace ma capisco anche che in questo momento particolare la tensione che c’è all’interno della comunità ebraica sia molto alta". La presidente del Consiglio comunale Elena Buscemi ha voluto ribadire che "questo è uno spazio di dialogo e di confronto per fare memoria tutti insieme e credo che ce ne sia bisogno". Quello che è accaduto 80 anni fa "sembra lontano ma non lo è" come dimostrano "gli insulti sui social nei confronti della senatrice a vita Liliana Segre". Se n’è parlato anche al Cinema Ducale di piazza Napoli, che sempre alle 11 ha accolto oltre 700 studenti per la proiezione del docufilm “Liliana“ sulla storia di Liliana Segre. Un’iniziativa lanciata dal Municipio 6, dopo il rifiuto del Cinema Orfeo (che poi ha fatto dietrofront) di accogliere il film, per paura. "Questo è anche un abbraccio simbolico a Liliana Segre, vittima di attacchi sui social", parole del presidente del Municipio 6 Santo Minniti. Marcello Seregni, direttore del Ducale, ha espresso soddisfazione: "Siamo contenti di avere tutti questi ragazzi al cinema in una giornata così importante. Liliana Segre, tra l’altro, è una frequentatrice delle nostre sale. Gli odiatori non meritano un commento. Piuttosto, dico che i loro commenti non vanno cancellati: devono restare, come un marchio di vergogna".

Nel pomeriggio, a Palazzo Reale sono state consegnate 88 medaglie d’onore ai familiari di cittadini italiani che furono deportati e internati nei lager nazisti e destinati al lavoro coatto per l’economia di guerra. Intervenuto il prefetto Claudio Sgaraglia, che ha voluto sottolineare l’ importanza di "parlare e ricordare" per evitare che si ripetano eccidi come la Shoah. Il palinsesto di eventi, ricco, ha coinvolto tutta la città. Per tutto il giorno, il Memoriale della Shoah è rimasto aperto gratuitamente. Alle 20, la giornata si è conclusa con un concerto al Conservatorio per le vittime dell’Olocausto.

M.V.