Coronavirus, tassista in ospedale: scatta l’allerta

È ricoverato al San Gerardo di Monza: possibile contagio. Domani incontro in Prefettura con i sindacati

Taxi

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Milano, 11 marzo 2020 - Le prime voci sono circolate nella tarda serata di lunedì. Poi ieri mattina è comparso sulle chat dei tassisti un audiomessaggio in cui la figlia di un conducente confermava che il padre è attualmente ricoverato all’ospedale San Gerardo di Monza: la donna ha spiegato che i primi sintomi compatibili con il coronavirus si sono manifestati quando l’uomo, che lavora per un radiotaxi milanese, era a casa da un paio di giorni. Fino a ieri sera, il Giorno non ha trovato conferme ufficiali sull’effettiva positività al Covid-19 da parte del tassista, ma la notizia ha inevitabilmente riacceso il dibattito nella categoria sulle misure di prevenzione da mettere in campo per lavoratori più esposti di molti altri al rischio, pur in un periodo di fortissima contrazione della domanda (i numeri parlano di un calo dell’80-85% rispetto al normale numero di chiamate che arrivavano quotidianamente prima che scoppiasse l’emergenza).

Nei giorni scorsi, sindacati e associazioni di categoria hanno stilato un elenco di dieci richieste alle istituzioni, sia di natura economica che di natura sanitaria, per superare questo grave momento di crisi del settore, che sta risentendo, come tante altre attività, della limitazione degli spostamenti in città e nel resto della Regione. Proprio di quegli argomenti si parlerà domani alle 12 in una riunione in Prefettura: la delegazione composta dai rappresentanti di Tam (Claudio Severgnini), Satam (Nereo Villa), Uiltrasporti (Silla Mattiazzi) e Taxiservice (Giovanni Levrè) incontrerà a Palazzo Diotti l’assessore comunale alla Mobilità Marco Granelli, i dirigenti degli assessorati regionali a Infrastrutture e Mobilità e gli esperti del Dipartimento di Igiene e prevenzione sanitaria dell’Ats Città metropolitana Milano.

Ecco le richieste economiche: abrogazione del costo previdenziale per l’anno in corso; sospensione dei contributi Irpef/ Ires per il 2020, con posticipo a saldo nel giugno 2021; proroga di almeno dodici mesi per finanziamenti e mutui che riguardano l’acquisto della licenza o di beni strumentali; niente pagamento della tassa di proprietà sui veicoli, fondi per l’acquisto di auto a basso impatto ambientale e stop al paventato rafforzamento del servizio a Milano, a cominciare dall’incremento delle licenze chiesto da Palazzo Marino. E le richieste sanitarie: contributo del Comune per la sanificazione immediata della flotta taxi, mediante strutture proprie o convenzionate, e «messa a disposizione dei dispositivi di protezione personale del conducente e/o passeggero».

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